Covid, in arrivo la stretta di Natale: il governo pensa al super green pass
2 min readIl covid-19 corre. Per questo il governo si appresta a varare la nuova stretta di Natale, ormai inevitabile. Resta da decidere le modalità: l’obbligo vaccinale non sembra essere la prima opzione sul tavolo dell’esecutivo sul quale però resta la possibilità di un ricorso a un “super green pass”, sulla scia delle misure già adottate in Germania e Austria: per ottenere l’accesso ai servizi, sarà necessario quindi essere vaccinati o guariti dal Covid mentre rimarrebbero tagliati fuori sia i tamponi molecolari che gli antigenici. La questione sarà dibattuta nell’incontro tra governo e Regioni di inizio settimana per poi arrivare sul tavolo del Consiglio dei ministri in programma giovedì.
Ma si tratta solo di ipotesi perché, per adesso, all’interno dell’esecutivo non è ancora stato trovato alcun punto di caduta. Anzi: l’ipotesi prevalente tra i ministri, riferisce oggi il Corriere della Sera, è quella di far scattare le restrizioni per i non vaccinati soltanto in zona arancione e rossa. Ciò che si dà ormai per scontato è che il certificato verde avrà una durata più ridotta degli attuali 12 mesi: si pensa a un massimo di 9, così da limitare il tempo di bassa copertura vaccinale che inizia, secondo i medici, intorno al sesto mese.
Mentre per l’obbligo vaccinale tra gli esperti prevale la tesi di imporlo soltanto ad alcune categorie. A tal proposito il presidente dell’Aifa Giorgiò Palù, in un’intervista alla Stampa, fa sapere che – a suo avviso – “l’obbligo vaccinale non è un tabù e che dovrebbe essere auspicabile per alcune categorie professionali, come ad esempio Pa e forze dell’ordine”.
Apre intanto ufficialmente da oggi in Italia la somministrazione della terza dose di vaccino anti-Covid per gli over-40.