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Covid, un anno fa a Codogno il primo caso in Italia

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Un anno fa, il 20 febbraio 2020, l’Italia conobbe il suo primo caso accertato di Covid-19. Quando ancora si pensava che il virus fosse troppo lontano per raggiungerci, a Codogno, paese nella Bassa Lodigiana, una dottoressa decide di non seguire i protocolli e scoprì così l’esistenza del “paziente 1”, il 38enne Mattia Maestri. Il giorno dopo si registrò il primo morto da coronavirus.

Dalle prime zone rosse al lockdown nazionale, fino alla corsa ai vaccini, in dodici mesi quasi 3 milioni di contagi nel nostro Paese e oltre 95mila morti. In pochi giorni dal primo caso, la Regione più popolosa e produttiva del Paese, la Lombardia, entrò in crisi: l’emergenza sanitaria si rivelò più violenta del previsto, tanto che il 9 marzo 2020 tutta Italia entrò in lockdown.

Mentre adesso, ad un anno di distanza, si lavora per una distribuzione veloce dei vaccini anti-Covid, “Investire in Sanità significa garantire che eventi così catastrofici possano essere contenuti non solo in termini di vite perse, ma anche per attutire quanto più possibile l’impatto economico e sociale” sottolinea intanto il presidente del Consiglio superiore di Sanità, Franco Locatelli. Poi l’invito a ricordarsi degli “eroi del quotidiano” che si sono spesi in questi mesi lontano dai riflettori.

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