ART News

Agenzia Stampa per emittenti radiofoniche

Crescita zero nel secondo trimestre 2016 secondo i dati Istat

2 min read
dati istat

Nessun miglioramento per il prodotto interno lordo. Secondo i dati Istat relativi al secondo trimestre 2016 la crescita, rispetto al primo trimestre di quest’anno è pari a zero. A dirlo la società di statistica confermando le stime congiunturali del 12 agosto.

C’è però un aumento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente: secondo i nuovi calcoli, l’economia italiana è cresciuta nel periodo dello 0,8% contro il +0,7% indicato in via preliminare il 12 agosto scorso.

Negativi anche i dati sui consumi e sugli investimenti, in calo nel trimestre aprile-giugno. Secondo il quadro dell’Istat, nel secondo trimestre di quest’anno, dal lato della domanda interna, i consumi nazionali sono stazionari in termini congiunturali (sintesi di un aumento dello 0,1% dei consumi delle famiglie e di un calo dello 0,3% della spesa della P.A.), e gli investimenti fissi lordi sono in flessione dello 0,3%. Sono aumentate però le importazioni dell’1,5% e le esportazioni dell’1,9%.

Allarme della Adusbef e di Federconsumatori: “Per un vero e reale sviluppo del Paese è indispensabile un’azione shock, un piano straordinario per il lavoro che invochiamo da tempo e che preveda lo stanziamento di investimenti pubblici per almeno 60 miliardi di euro”. Così le due associazioni commentando i dati.

Il premier Renzi, aprendo oggi la tre giorni di dibattiti a Cernobbio sul lago di Como commenta i dati Istat: “L’Italia va meglio, ma resta ancora molto da fare”. Rivendica comunque il lavoro fatto dal suo governo: “Abbiamo recuperato 585mila posti di lavoro, avrei firmato per la metà”.

Commenta da Cernobbio anche il ministro dell’Economia Padoan: ” Il Pil è in crescita ma il problema dell’economia globale sembra ancora lontano dall’essere risolto. Le cause della bassa crescita sono più profonde e più complesse di quello che possiamo pensare: c’è una crisi profonda, ma non una stagnazione secolare”.

Autore