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Crisi Ucraina-Russia, Usa: ritiro truppe falso, da Mosca altri 7.000 soldati al confine

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C’è sempre più scetticismo da parte degli Stati Uniti in merito al ritiro delle truppe russe dal confine con l’Ucraina. Per Washington si stratta di un “falso annuncio” da parte di Mosca che invece ha schierato altri 7.000 soldati e potrebbe lanciare “in qualsiasi momento” un’operazione che funga da pretesto per invadere il Paese. Le nuove stime collocherebbero adesso il numero delle forze russe al confine con l’Ucraina intorno alle 150mila unità.

“Ogni indicazione che abbiamo ora è che intendono solo parlare pubblicamente e fare affermazioni sulla riduzione dell’escalation, mentre si mobilitano privatamente per la guerra” ha detto un funzionario della Casa Bianca citato dalla Cnn. Lo stesso ha fatto sapere che la vicepresidente americana, Kamala Harris, incontrerà il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, a margine della Conferenza di Monaco sulla sicurezza.

La Cnn mostra intanto immagini satellitari di un nuovo ponte tattico in costruzione lungo il Pripyat River, un fiume chiave in Bielorussia a meno di 6-7 km dalla frontiera ucraina. Non è chiaro se a operare siano i russi o i loro alleati bielorussi, con cui stanno facendo esercitazioni comuni. Esercitazioni che – come annunciato dal governo di Minsk – dovrebbero però terminare il 20 febbraio. Nella zona l’intelligence segnala anche la costruzione di nuove strade. La Cnn spiega che le infrastrutture potrebbero essere utilizzate per invadere l’Ucraina da nord, per arrivare quindi più rapidamente a Kiev.

Intanto continuano a muoversi le diplomazie nel tentativo frenetico di aprire una strada alternativa al conflitto. Ieri telefonata tra il presidente Usa Joe Biden e il cancelliere tedesco Olaf Scholz che chiedono che la Russia compia “passi concreti di de-escalation”. Prevista oggi una riunione del Consiglio europeo sulla crisi ucraina mentre il ministro degli Esteri italiano Luigi Di Maio sarà dall’omologo russo Sergej Lavrov.

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