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Crollo Marmolada, il bilancio definitivo è di 11 persone tra morti e dispersi

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Il crollo del seracco della Marmolada ha un bilancio pressochè definitivo. Lo ha annunciato il Presidente della Regione Veneto Luca Zaia che ha detto: “ci sono undici persone tra i deceduti e i dispersi. Dei feriti, sette sono ancora in ospedale e un paio sono gravi”. Zaia si trova a Canazei per partecipare alla task force istituita subito dopo il crollo, ed ha spiegato: “Lassù ci sono ancora delle persone, andremo avanti. Dobbiamo fare tutto il possibile e ancora di più per riportarli a casa. La Regione è al lavoro per elaborare “un provvedimento assieme alla provincia di Trento di chiusura in salvaguardia di tutta quell’area, ovviamente quella che è stata teatro della tragedia”.

Nessun segno di collasso imminente. Secondo i ricercatori del Gruppo di lavoro glaciologico-geofisico per le ricerche sulla Marmolada hanno dichiarato che prima del tragico crollo di domenica scorsa “non si sono osservati dei segnali evidenti di un collasso imminente. Salvo rarissimi casi, nei ghiacciai, a differenza delle frane, non vi sono sistemi di allerta che misurano movimenti e deformazioni in tempo reale”.

Anche l’Unione Europea ha offerto il suo aiuto in questa situazione di emergenza. Il vice presidente della Commissione Europea Maros Sefcovic ha dichiarato: “I tragici eventi a Marmolada sono l’ultimo esempio del rischio di disastri causati dal cambiamento climatico. Il centro europeo di coordinamento delle emergenze sta monitorando la situazione e siamo pronti a coordinare l’assistenza Ue in caso di richiesta dell’Italia”.

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