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Ddl concorrenza e balneari: Draghi chiede alle forze politiche un’accelerazione

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Consiglio dei ministri flash per Mario Draghi. La seduta, convocata a sorpresa nel pomeriggio di giovedi 20 maggio dal presidente del Consiglio, è durata soltanto dieci minuti. Nel corso della riunione lampo, i ministri dietro richiesta del premier, hanno autorizzato la fiducia sul “disegno di legge Concorrenza” nel caso in cui non venga trovato entro la fine di  maggio un accordo, e si renda quindi necessario per evitare di non rispettare i tempi e perdere i fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza.

Draghi ha insistito sulla necessità di tempi certi. Il premier di fatto ha messo i partiti e tutto l’esecutivo di fronte alla responsabilità di procedere con rapidità all’approvazione delle riforme che rappresentano il passaggio fondamentale per attuare il Pnrr. In particolare, l’attenzione è rivolta alla riforma della Concorrenza e alla necessità di sbloccare le concessioni per i balneari. Da qui l’autorizzazione a porre la fiducia entro il 31 maggio, se necessario.

Scenari possibili. Fonti di Palazzo Chigi spiegano che se non si dovesse arrivare a un accordo, la fiducia verrà messa sul testo base, in alternativa sul testo modificato. Il disegno di legge Concorrenza, infatti, è in una fase di stallo da tempo, a causa del mancato accordo tra i partiti della maggioranza. Il ministro per i Rapporti con il Parlamento Federico D’Incà ha detto: “C’è un grande lavoro fatto finora da parte dei senatori e di tutte le forze politiche. Credo che in questo momento ci sia bisogno di un ultimo passaggio. Vedremo se dovremo mettere la fiducia o arriveremo con un chiarimento dell’ultimo miglio: sono fiducioso”.

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