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Ddl concretezza, ok del Senato. Provvedimento passa alla Camera

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Via libera al Ddl concretezza da parte dell’Aula di palazzo Madama che porta la firma del ministro Giulia Buongiorno. 138 i sì, 94 i no e nessun astenuto. Il provvedimento, collegato alla Manovra, ora passa alla Camera. Il Ddl introduce norme più stringenti per il controllo delle presenze nei luoghi di lavoro. La verifica, infatti, sarà effettuata attraverso la rilevazione delle impronte digitali e l’utilizzo di nuovi sistemi di videosorveglianza in sostituzione di quelli di rilevazione automatica delle presenze ora in uso.

Per quanto riguarda le assunzioni nella P.a., il provvedimento conferma il limite attualmente vigente. Le amministrazioni dovranno predisporre piani triennali di fabbisogno di personale, tenendo conto dell’esigenza di ricambio generazione, e potranno essere autorizzate all’avvio dei concorsi e relative assunzioni nel triennio 2019-2021.

Protestano i senatori di Fratelli d’Italia, tra cui Isabella Rauti che si dice “indignata” per un provvedimento che “prevede l’identificazione biometrica e di video sorveglianza. Si tratta quindi, di rilevare le impronte digitali dei dipendenti pubblici. Argomento offensivo e regressivo“. Critiche anche dal Pd. “Tutti i dipendenti della P.a., dalle scuole ai comuni ai ministeri, saranno sottoposti agli stessi controlli della Nasa. Sulla base del presupposto sbagliato che 3 milioni di lavoratori siano dei fannulloni, si lede il diritto alla protezione dei dati personali con un intervento invasivo e costoso”, afferma la senatrice dem Annamaria Parente.

Esultano invece i 5 Stelle. “Con la trasformazione in legge del ddl concretezza – dice la senatrice M5s Silvia Vonoil governo del cambiamento fa un passo ulteriore verso quella rivoluzione della macchina statale che avevamo promesso ai cittadini italiani. Finalmente, attraverso sei articoli, dopo anni di proclami disattesi, consentiremo il vero rinnovamento e il ricambio generazionale di competenze della Pubblica Amministrazione, evitando gli sprechi investendo su tecnologia e merito. Lo abbiamo fatto in soli sei mesi e questo è solo l’inizio”.

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