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Ddl Zan: al Senato il 13 luglio, respinte le richieste di Lega e Fi

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Habemus data. Dopo sette mesi di rimpalli e ostruzionismo, il Senato ha finalmente confermato la calendarizzazione del ddl Zan. La discussione in Aula del disegno di legge contro l’omotransfobia, già approvato dalla Camera lo scorso 4 novembre, inizierà martedì 13 luglio alle 16.30.

La decisione è stata presa ieri a Palazzo Madama dalla capigruppo della maggioranza che ha respinto i calendari alternativi proposti da Forza Italia  e  Lega, che ne chiedevano lo slittamento al 20 luglio. A rigettare la proposta M5s, Pd e Leu che non credono possibile una intesa, sia da Iv e dalle minoranze linguistiche che invece hanno invitato al dialogo. Dem e pentastellati hanno respinto anche una modifica dei renziani che cancellava dal testo il riferimento all’identità di genere.

Si va dunque verso un voto al buio il 13 luglio, con il centrodestra che promette battaglia. La sfida, per i promotori del ddl Zan, rimane quella di trovare i voti necessari ad approvare il testo: senza i 17 senatori di Italia viva, considerati in bilico per le posizioni espresse negli ultimi giorni, sarebbero circa  141 sì  contro i  135 no del centrodestra unito.

In questo quadro si inserisce la sfida tra Matteo Renzi, invitato dal Pd a votare sì al testo Zan, ed Enrico Letta che intanto twitta: “Calendarizzato il #DdlZan. Quindi vuol dire che #iVotiCiSono. Allora, in trasparenza e assumendosi ognuno le sue responsabilità, andiamo avanti e approviamolo”. Fa eco al segretario dem il primo firmatario del provvedimento, Alessandro Zan: “Ciascuno si dovrà assumere la responsabilità di dare al Paese una legge contro i crimini d’odio che l’Italia attende da quasi 30 anni. I voti per approvarla, come conferma l’approvazione del calendario, ci sono”.

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