Debito pubblico: ancora in aumento ad Aprile, ma da Washington Matteo Salvini sfida l’Ue
2 min readCresce ancora il debito pubblico italiano, che rischia di costare al nostro Paese una procedura d’infrazione europea. Mentre si aspetta la risposta del Tesoro a Bruxelles, per convincere tecnici e politici europei della capacità dell’Italia di rimettere i conti in carreggiata, Bankitalia informa che ad aprile il debito delle Amministrazioni pubbliche “è aumentato di 14,8 miliardi rispetto al mese precedente, risultando pari a 2.373,3 miliardi”. E’ un nuovo livello record, che arriva dopo il leggero calo che si era registrato a marzo.
La ragione della crescita è duplice. Da una parte pesa per 2,8 miliardi il fabbisogno del mese, ovvero la necessità di finanziare le uscite pubbliche che sono superiori alle entrate. La maggior parte dell’incremento, però, risiede nell’aumento delle disponibilità liquide del Tesoro: 11,6 miliardi, a quota 58,5.
Inoltre spiega Bankitalia: “gli scarti e i premi all’emissione e al rimborso, la rivalutazione dei titoli indicizzati all’inflazione e la variazione dei tassi di cambio hanno nel complesso aumentato il debito di ulteriori 0,4 miliardi”.
Intanto però da Washington Matteo Salvini sfida ancora una volta la Ue. “Le risorse per la flat tax ci devono essere. Non è una scelta: al massimo si possono rimodulare i tempi”. Ma sul tema economico le parole del vicepremier si fanno ancora più dure: “L’Unione Europea ha ammazzato un popolo e spalancato le porte alla Cina. L’Italia non è la Grecia e Bruxelles se ne farà una ragione. Faccio parte di un governo che in Europa non si accontenta più delle briciole”.
Poi strizza l’occhio agli Stati Uniti: “Il nostro Paese vuole tornare a essere nel continente europeo il primo partner della più grande democrazia occidentale. Dal taglio delle tasse al rilancio dell’economia locale vorrei che, chiaramente in piccolo, il governo italiano applicasse una ricetta come quella adottata dall’amministrazione statunitense, già dalla prossima manovra”.