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Dl Aiuti Ter, via libera in Senato. Per il quater si tratta sul Superbonus

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Via libera definitivo al Dl Aiuti Ter in Senato. Il decreto riceve a Palazzo Madama 100 voti a favore, 5 contrari e 55 astenuti. Il provvedimento, che a questo punto è da considerarsi convertito in legge, contiene interventi per 14 miliardi di euro da destinare in favore di famiglie e imprese per far fronte al caro energia. Nessuna modifica è stata approvata rispetto alla versione del decreto già passata a Montecitorio. Dunque, i voti a favore del Dl Aiuti Ter sono arrivati dalla maggioranza e da Azione – Italia Viva. Mentre invece quelli contrari sono stati espressi dal gruppo Alleanza Verdi – Sinistra. Quanto ai senatori del Partito Democratico e del Movimento 5 Stelle, si è registrata l’astensione unanime.

Per quanto riguarda invece le misure sul Superbonus che saranno contenute nel Dl Aiuti Quater, in questo momento si sta ancora trattando. Esse saranno “volte a consentire che le cessioni dei crediti o gli sconti possano essere ripartiti in un lasso temporale più ampio”, così come annunciato dal ministro per i Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani. Si parla di dieci anni, anziché quattro, per la cessione dei crediti d’imposta legati al superbonus. La soluzione per tentare di sbloccare lo stallo dei cassetti fiscali può dunque arrivare nel decreto Aiuti Quater, che il governo Meloni ha già varato ma su cui sta definendo alcuni ritocchi importanti prima di inoltrarlo al Quirinale.

Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, intanto, ha annunciato da Bali, dove si trova con la premier per il G20, che lunedì porterà la manovra in Consiglio dei Ministri. Stando alle ultime indiscrezioni, si va verso la flat tax solo per gli autonomi. A livello europeo, per la Banca Centrale Europea lo shock energetico, l’alta inflazione e la bassa crescita contribuiscono ad aumentare i rischi per la stabilità finanziaria nell’area euro. Secondo il membro del board Fabio Panetta “una recessione dell’area euro è probabile fra l’ultimo trimestre di quest’anno e il primo dell’anno prossimo”.

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