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Dl crescita, in pensione sette anni prima nelle grandi imprese

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In pensione sette anni prima ma solo per le grandi aziende che imboccano la via della trasformazione tecnologica. È quanto prevede un emendamento al decreto crescita presentato dai relatori Raphael Raduzzi (M5S) e Giulio Centemero (Lega) nelle commissioni Bilancio e Finanze della Camera. Ci sarà una fase sperimentale, nel 2019 e nel 2020, con una spesa rispettivamente di 40 e 30 milioni di euro, e riguarderà le grandi imprese con un organico superiore alle mille unità che potranno così realizzare dei pre pensionamenti con scivoli di 7 anni.

Ira del Pd che va all’attacco della Maggioranza, accusando i relatori di non avere fornito sufficienti chiarimenti sugli emendamenti presentati. “Avevamo chiesto di sospendere la seduta per esaminare i testi, ma avete voluto proseguire i lavori con una illustrazione che non c’è stata, non voglio infierire sui relatori però l’esposizione è parziale per non dire inesistente”, ha attaccato l’ex ministro Maria Elena Boschi, che ha proseguito: “non è la prima volta che i relatori si fanno portatori di istanze del governo, la prossima volta consiglio di arrivare preparati”.

Il Partito democratico ha quindi chiesto di rinviare la seduta, per consentire di esaminare i testi e presentare i subemendamenti entro il termine fissato per le 18.00 ma i due relatori, Giulio Centemero (Lega) e Raphael Raduzzi (M5s), hanno detto di essere pronti a illustrare le norme presentate, così da evitare l’interruzione.

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