ART News

Agenzia Stampa per emittenti radiofoniche

Dopo cinque anni torna Laura Bono con “Segreto”. L’intervista di A.r.t. News

7 min read

Il 27 novembre è uscito “Segreto”, il nuovo disco di Laura Bono, che vede l’artista nel ruolo di cantante, autrice ma anche produttrice, avendo creato una sua etichetta indipendente “la mia isola” ed essendosi messa in gioco, scegliendo di produrre il disco grazie ad un progetto di crowdfunding di straordinario successo.

La cantante è divenuta famosa nel 2005 grazie alla vittoria a Sanremo giovani e che dopo tre album, il successo in Finlandia ma soprattutto tanti tanti concerti in giro per l’Italia, torna con un nuovo lavoro discografico e nuovi live.

A.r.t. News l’ha intervistata per voi ed ha parlato con lei del nuovo disco, del suo modo di fare musica, della sua collaborazione con Gianna Nannini e di tanto altro.

Parte 1

Parte 2

(di seguito la trascrizione dell’intervista)

Partiamo dal presente, dall’ultimo album “Segreto”, come è stata la gestazione artistica?

Guarda, è un progetto che sto portando avanti da tanti anni, perché comunque l’ultimo album è uscito nel 2010, quindi “la mia discreta compagnia” era di cinque anni fa..cinque anni che porto avanti questo album. A livello artistico sono tutte canzoni che parlano fondamentalmente molto di me, tantissimo, ma anche della gente che ho incontrato, che si fa raccontare. Perché le mie sono canzoni d’amore, tantissimo, ma parlano anche di vita, di tutto quello che mi capita intorno e quindi di tutti quanti.

E dal punto di vista della produzione invece, c’è stata un’autoproduzione, quindi una cosa un po’ particolare.

Esattamente. Io ho aperto una mia etichetta indipendente che si chiama “La mia Isola”, spinta dall’esigenza di voler fare le cose a modo mio sicuramente, però supportata comunque da uno staff che ha ognuno il proprio compito e una grandissima passione per lo stesso progetto che è il mio progetto. Quindi siamo praticamente dei piccoli leoncini, anzi dei grandi leoni che stanno facendo questo progetto insieme e abbiamo tanta voglia di portarlo avanti perché ci crediamo. Davide Tagliapietra ha fatto, per quanto riguarda la parte artistica, gli arrangiamenti e la cosa bella è che questo album non sarebbe probabilmente uscito, magari più avanti sì, ma adesso non sarebbe uscito se non fosse stato grazie anche all’aiuto dei miei “pezzi di cuore” come li chiamo io, perché abbiamo fatto un’operazione di crowdfunding che è andata alla stragrande.

laura-bono-musicraiserUn’operazione non famosissima, adesso sta avendo successo tramite Musicraiser, però è una cosa abbastanza nuova per il nostro mercato

Esatto. infatti per chi non lo sapesse, è una specie di raccolta fondi, detto così grezzamente, perché in realtà poi non è un “ti chiedo i soldi e stop”. E’ una cosa in cui un utente, viene a conoscenza, investe, perché gli piace, crede in questa cosa e decide appunto di sponsorizzare in qualche modo, chi meno chi di più, insomma ognuno nelle proprie possibilità. Io mi ero data un traguardo che è stato ampiamente superato, quindi sono molto molto soddisfatta.

E invece voglio tornare un po’ indietro perché tu hai fatto un secondo album che è stato pubblicato solo in Finlandia..

Esatto. Tra l’altro conto di riportarlo poi anche in Italia, perché deve tornare a casa. Comunque sì, la Finlandia è stata una parentesi che non è ancora chiusa, ovviamente, perché va avanti, ma si è aperta nel 2005, quando ho vinto Sanremo, loro si sono interessati a questo “scricciolino”, mi chiamavano, coi capelli “in piedi”, adesso ce li ho un po’ più tranquilli, sono un po’ cresciuta insomma. Niente, è andata benissimo.

Perché la Finlandia?

Eh mi hanno scelto loro! Hanno provato con un paio di radio a passare il mio pezzo, “Non credo nei miracoli” e nel giro di una settimana praticamente dovevo comprarmi la casa là perché ero sempre lì e le richieste aumentavano, è andata benissimo insomma.

Nella produzione artistica degli album, ci metti sempre, come dicevi prima, sempre un po’. Quindi, a volte tra un album e un altro passano due anni, a volte tre, per quest’ultimo lavoro cinque anni. Come mai, cosa succede nella tua vita?

Succedono tante cose, poi dipende. Anzitutto in questi cinque hanno non è che ho scritto e basta, c’è anche un’intensissima attività live che fortunatamente mi porta sempre ad avere il contatto con le persone che mi seguono. Perché (queste pause)? non lo so perché, succede. Bisogna trovare il tempo giusto per uscire.

Quindi, cercando di unire i puntini, dal 2005, da Sanremo ad adesso, come è cambiato il tuo modo di scrivere, il tuo approccio alle canzoni? magari se pensi a come hai scritto il primo album e come scrivi adesso.

Allora, io ho notato che la mia tipologia di scrittura la riconosco e la riconoscono anche le persone che mi seguono, però ovviamente c’è una maturazione. Sicuramente l’approccio verso i temi che tratto è con un altro tipo di attenzione perché ho qualche anno in più e quindi un po’ più di consapevolezza, un po’ più di maturità si spera, insomma. Rimango sempre la solita deficiente ma quando mi ci metto, mi ci metto anche io a ragionare sulle cose (ride). C’è anche una maggiore attenzione per quanto riguarda il suono delle parole, come si mettono nelle frasi, c’è uno studio proprio. A me piace tanto, a livello armonico, perché non c’è solo l’armonia musicale, quella che fa la chitarra o il pianoforte, c’è anche il suono delle parole. Siccome poi io tengo tanto alla comunicazione di quello che voglio dire, ci rimango su tanto, lo riprendo spesso il pezzo, durante il tempo, perché ho bisogno di focalizzare bene, magari cambiando delle parole, però andando a valorizzare quello che sto dicendo.

Quindi non è un lavoro di getto, diciamo che è un lavoro molto complesso e lungo.

Nel 2005 facevo i lavori di getto, dopo con il tempo mi hanno insegnato che invece non era male andare a rivedere quello che avevi scritto perché in realtà non è che stai buttando via un istinto, no, in realtà stai andando ad avvalorare quello che vuoi dire, quindi a impreziosirlo.

Un po’ come un artigiano che piano piano, va a limare.

Esattamente

Nell’ultimo album “Segreto”, c’è una canzone “Voglio te” che è stata scritta insieme a Gianna Nannini. Come è nata la collaborazione?

Io l’ho incontrata nel 2005, quindi dieci anni fa. Lei mi ha fatto i complimenti per il mio album, è nato subito un amore artistico. Poi da lì non mi sarei mai aspettato che mi sarei trovata a scrivere una canzone insieme a lei. Lei ha detto tipo “ma perché no? proviamoci” e ci siamo trovate nel suo studio, fianco a fianco a scrivere insieme una canzone, che è appunto “Voglio te”.

Immagino una bella esperienza

Eh mamma mia! Lei è un vulcano, una roba pazzesca! Poi io l’ho sempre ammirata, insieme a tanti altri artisti italiani, io amo la musica italiana, e insomma lei è una che c’ha il suo spessore umano proprio.

Giocando un po’, tu hai lavorato con la Nannini, cantato insieme a Baglioni, con quali altri artisti italiani o stranieri vorresti collaborare ipoteticamente?

Mah, io amo molto Tiziano Ferro, per esempio. Lui mi piace parecchio, mi piace quello che scrive proprio. Stranieri invece, beh dai Madonna, facciamo così? Domani la chiamo..(ride)

La chiamiamo noi per te!

Dai grazie! (risate)

Sicuramente te l’hanno domandato in molti. Tu come vedi i talent? Anche perché tu hai partecipato a “Music Farm” (reality di Rai2), concorsi prima di Sanremo, poi Sanremo, per cui ecco, tu ci sei stata nell’ambiente dei concorsi, come tutti quelli che vogliono emergere.

Chiaro. Ma io i talent non li vedo male. Mi dispiace per come fanno la musica adesso, ma il talent, cioè non c’è niente di male, se un ragazzo vuole andarci. Anche perché gli spazi non ce ne sono proprio più ormai, quindi anche se vuoi uscire, discograficamente parlando, oggi come oggi, il passaggio al talent è quasi obbligato, dico quasi perché puoi comunque fare anche altre strade, sono un po’ più lunghe però ci sono. Però se vai alla Sony con il tuo bel progetto nuovo, un giovane artista, loro ti dicono “sì sì, siamo interessati, perché non ti presenti a X Factor?” E’ normale, perché loro così non spendono soldi per la promozione perché gliela fa già il talent, soldi non ne hanno più neanche loro e quindi questo è quanto.
Però io mi diverto per esempio a guardare X Factor, a me piace molto, sono una fan. Io tra l’altro ho aperto questa etichetta e un domani mi piacerebbe guardare ai giovani talenti, anche quelli che hanno fatto i talent. Tra l’altro non è che sono tutti giovani quelli che vanno ai talent, va anche gente che ha fatto anni e anni di gavetta, nei locali. Giovanni Sada non mi sembra un ragazzo che è appena uscito da casa, ecco.

Quindi tutta gente che trova il talent come unico canale

Esattamente. Io li produrrò comunque un domani eh, perché c’ho la mia etichetta.

Caselli style.

Esatto, diventerò la nuova Caselli (ride).

Sanremo? ci hai più pensato?

Sì certo certo. Quest’anno ovviamente non sono in tempo, non mi sono neanche presentata. C’è da dire però che l’anno scorso mi sono presentata proprio con “Segreto” che è il singolo omonimo dell’album. L’anno prossimo però mi ripresento.

Hai presentato già l’album a Milano. Prossime date live?

E’ tutto work in progress perché siamo proprio appena appena usciti, comunque sul mio sito www.laurabono.com oppure sui miei social “Laura Bono” su twitter, instagram, facebook ecc verrà segnato tutto quanto, appena abbiamo delle novità per quanto riguarda il tour.

Grazie mille per l’intervista.

Un saluto a tutti i lettori di A.r.t. News da Laura Bono. Un bacione, ciao.

Autore

Lascia un commento