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Draghi e Parisi ai laboratori del Gran Sasso. Il premier: “la ricerca sia al centro della crescita dell’Italia”

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“La ricerca deve essere al centro della crescita dell’Italia”. Lo ha ricordato il premier Mario Draghi nel suo intervento all’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare del Gran Sasso dove ha fatto oggi visita assieme al premio Nobel per la Fisica Giorgio Parisi.

Il premier ha colto l’occasione per ricordare l’impegno previsto per la ricerca, sottolineando che con il Pnrr verranno investiti “oltre 30 miliardi  in istruzione e ricerca”. Perché “lo scienziato – ha specificato il capo del governo – è colui che fa la differenza tra la vita e la morte, tra la disperazione e la speranza”. E “che si tratti di medicina o di cambiamento climatico deve essere valorizzato come non è stato fatto negli ultimi anni nel nostro Paese”.

Spazio, nel discorso di Draghi, anche al tema dell’inclusione nella scienza: “Realizzare il pieno potenziale della ricerca – ha detto – vuol dire puntare su chi è stato spesso ai margini di questo mondo: le donne”. E citando i dati sulle materie Stem, scelte solo da una donna su 5, ha annunciato che verrà investito oltre 1 miliardo per potenziarne l’insegnamento e per superare gli stereotipi di genere. L’obiettivo è arrivare al 35%”.

Il premio Nobel Giorgio Parisi ha invece ribadito quanto sia importante che i finanziamenti però siano a lungo termine e non circoscritti agli anni previsti dal cronoprogramma del Pnrr: “La regolarità delle fonti di finanziamento è cruciale per la ricerca e per gli scienziati vogliono sviluppare le loro idee. Per questo serve costanza. Ai ricercatori serve stabilità la programmazione per avere la serenità necessaria per programmare il futuro”.

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