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È morto il produttore discografico Phil Spector: da oltre dieci anni era in carcere per omicidio

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E’ morto all’età di 81 anni, nella prigione di Stato della California, Phil Spector, uno dei più famosi produttori della storia della musica rock: da oltre dieci anni era in carcere per l’omicidio della modella Lana Clarkson, avvenuto nella sua casa di Los Angeles nel 2003. Secondo il sito Tmz l’artista sarebbe deceduto per complicanze legate al Covid ma le cause della morte non sono state ancora confermate.

Personaggio ammiratissimo e celebrato fino almeno all’omicidio, Spector fu tra i primi a rendere i produttori delle figure centrali nella composizione dei dischi, ed ebbe una carriera di straordinario successo nell’industria discografica tra gli anni Sessanta e Settanta. Inventore della tecnica di produzione musicale del Wall of Sound, nella sua lunga carriera ha lavorato con artisti come Tina Turner, John Lennon, Leonard Cohen e i Ramones. Lavorò anche alla realizzazione di Let it be, ultimo album dei Beatles, e nel 1989 venne introdotto nella Rock and Roll Hall of Fame. La rivista Rolling Stone lo ha messo al 64esimo posto nella sua classifica dei 100 migliori artisti di tutti i tempi. Lo stesso John Lennon lo definì “il più grande produttore di sempre”.

Nel 2003, la modella Lana Clarkson fu trovata morta nella casa di Spector a Los Angeles, uccisa da un colpo di pistola in testa. I due si erano conosciuti la sera prima, ed erano tornati a casa insieme. Dopo un primo processo dichiarato non valido, Spector fu condannato a 19 anni di carcere nel 2009 per omicidio di secondo grado.

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