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Economia: il ministro Tria chiede di evitare a tutti i costi la procedura d’infrazione Ue

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La procedura d’infrazione Ue va “evitata in tutti i modi”: a chiarirlo è il ministro dell’Economia Giovanni Tria, secondo il quale il provvedimento “farebbe sicuramente male all’Italia ma può fare male anche all’Europa”. Per Tria si deve ” arrivare assolutamente a un compromesso, con una trattativa e un dialogo costruttivo”. Intanto il vicepremier e ministro dell’Interno Matteo Salvini ha definito il vertice di questa mattina sui temi economici ‘una riunione interessante e molto utile’. “Abbiamo cominciato un percorso su alcune voci: export, investimenti, edilizia, che è importante perché – secondo Salvini – se riparte l’edilizia riparte il Paese”

Il ministro Tria tornando sulla procedura d’infrazione europea precisa: si tratterà “di vedere come spiegare, come anticipare forse” ma di “manovra aggiuntiva” non si parla proprio. Tria ribadisce infatti di essere convinto della veridicità delle stime del governo, secondo il quale il deficit per il 2019 non sarà del 2,4% ma “del 2,2% o del 2,1%, e quindi grossomodo entro le regole del Patto di stabilità”.

Ma al vertice di Palazzo Chigi che si è tenuto questa mattina tra il premier Giuseppe Conte, il ministro Tria e i due vicepremier Di Maio e Salvini si è parlato anche di Alitalia: sulla crisi della compagnia aerea “sono state valutate le opzioni sul tavolo, prioritariamente le manifestazioni d’interesse pervenute, per definire presto la questione”, affermano fonti della Lega.

Al vertice mattutino hanno partecipato anche il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Riccardo Fraccaro, i sottosegretari al Mef, Laura Castelli e Massimo Garavaglia, e il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Giancarlo Giorgetti.

Intanto dagli sherpa dell’Ue arriva un nuovo altolà all’Italia dopo quello di Juncker: il Comitato economico e finanziario (Efc) è dell’opinione che “il criterio del debito non è rispettato e per questo l’Italia è ‘invitata’ a prendere le misure necessarie per assicurare il rispetto delle indicazioni del Patto di Stabilità in conformità con il processo della procedura EDP”, ovvero la procedura per debito eccessivo.

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