Economia: Tria conferma l’aumento dell’Iva e delle accise per il 2020
2 min readIl ministro dell’Economia, Giovanni Tria, conferma quanto messo nero su bianco dal Def: l’aumento dell’Iva da circa 23 miliardi legato alle clausole di salvaguardia per il 2020 e delle accise, ci sarà.
Tria difende in audizione alle commissioni Bilancio di Camera e Senato il Documento di economia e finanza del governo e le iniziative per la crescita.”La legislazione vigente in materia fiscale è confermata in attesa di definire, nei prossimi mesi, misure alternative”, la formula con la quale il ministro descrive il quadro. Una missione difficile, quella di trovare altre risorse, anche perché – come ha confermato l’Ufficio parlamentare di bilancio – la prossima Manovra partirà già da 25 miliardi di impegni, se si vorranno sterilizzare la clausole.
Ma Tria è ottimista: “Le tendenze dei primi due mesi mostrano dati incoraggianti, la produzione ha invertito il trend negativo e ha segnato due incrementi rilevanti a gennaio e febbraio con l’indice destagionalizzato superiore dell’1,3% al livello medio del periodo precedente”, ha ricordato il titolare del Tesoro ripercorrendo i dati Istat. “Segnali positivi arrivano anche dall’indice del settore terziario. Tutti elementi che lasciano ritenere che la previsione di crescita per il 2019 sia equilibrata e conferma in tal senso è arrivata ieri dall’Ufficio parlamentare di bilancio che ha validato il quadro programmatico”. Secondo Tria, insomma, il governo “non ha affatto peccato di eccessivo ottimismo come alcuni sostengono”.
Tria inoltre si è detto convinto che i rendimenti dei titoli di Stato italiani siano ancora troppo alti , ma per far scendere lo spread “saranno importanti i piani del governo e l’incisività delle riforme, ma anche gli orientamenti che il Parlamento avrà sul Bilancio”.
Poi sulla flat tax ha aggiunto: “La legge di Bilancio per il prossimo anno continuerà il processo di riforma dell’imposta sui redditi, la cosiddetta flat tax, e di generale sistemazione del sistema fiscale per alleggerire il carico sui ceti medi”.