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Eddie Irvine contro Vettel: danneggia Leclerc. Schumi il più veloce di sempre

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Sta per calare il sipario sul circus della F1. Domenica 1 dicembre l’ultima gara sul circuito di Abu Dhabi e anche quest’anno tanta delusione in casa Ferrari. Uno spiraglio si era intravisto con i guizzi del monegasco Charles Leclerc, ma le politiche ‘aziendali’ potrebbero averlo penalizzato, alimentando una rivalità con il compagno di scuderia Vettel che, potrebbe aver generato il pasticcio di domenica scorsa ad Interlagos, con le due Ferrari che si toccano e vanno fuori dai giochi.

La scuderia del cavallino in varie occasioni avrebbe frenato le mire espansionistiche del campioncino della GP3 e della Formula 2, per non ‘danneggiare’ il quattro volte Campione del Mondo Sebastian Vettel.

Almeno questo è il pensiero di Eddie Irvine. Il pilota nord irlandese è stato per 10 anni protagonista della Formula 1, tra gli anni ’90 e 2000. Nel 1999 è andato vicinissimo alla vittoria del mondiale piloti proprio con la Ferrari arrivando secondo, ma dando un contributo fondamentale per riportare a casa Maranello, il mondiale costruttori.

 

Da tempo Eddie ha abbandonato i circuiti per dedicarsi alle sue attività imprenditoriali, ma il primo amore non si scorda mai e per questo l’ex driver di Jordan e Jaguar continua a seguire il circus della Formula 1 e non ha problemi a dire ciò che pensa, come nella video intervista rilasciata al blog L’Insider.

Irvine è un fiume in piena: “Penso che la Ferrari avrebbe dovuto concentrarsi su Leclerc, ma Vettel non è stato sacrificato perché è un quattro volte Campione del Mondo. Sebbene non sia poi così veloce. Hanno perso una gara vinta”.

“Credo che Vettel possa fare abbastanza danni alle possibilità di Leclerc di vincere il titolo. – ha continuato l’ex pilota britannico, che mostra una certa predilezione per il monegasco – Cosa che invece credo non possa fare Bottas con Hamilton. L’unico ragazzo che penso possa alzare il livello al pari di Hamilton è Leclerc.

“Se guardate Vettel, – ha rivelato Irvine a L’Insider – ogni volta che è in gara in un testa a testa, arriva sempre al massimo secondo. Hamilton l’ha sempre distrutto in una battaglia per il comando. Se invece guardate a quello che ha fatto Leclerc con Hamilton a Monza…probabilmente è stato irregolare, ma lo ha fatto in un modo così perfetto che è stato difficile punirlo. Lo ha fatto in maniera stupenda ed è questo il motivo per cui spero di rivedere più spesso altri testa a testa tra questi due ragazzi”.

Poi sul pilota Mercedes: “Hamilton è probabilmente il miglio pilota da gara di sempre. Non credo sia il più veloce o cose del genere, ma nell’uno contro uno credo sia il migliore. Molto meglio di Michael (Schumacher), o di Senna. Raramente viene coinvolto in incidenti perché è sempre super concentrato nella guida. E’ probabilmente il pilota più pulito che abbiamo avuto nel corso degli anni.

Durante l’intervista Eddie è diretto, forse un po’ nudo e crudo, ma onesto quando ricorda gli anni in Ferrari con il compagno di scuderia e prima guida Michael Schumacher: “Non abbiamo mai avuto problemi. Michael era più veloce. Io facevo quello che potevo, ma Michael in quanto a velocità credo che non ci sia mai stato uno come lui. Ha fatto tanti errori, ma guidava così velocemente…non era secondo a nessuno”

“Era quasi incredibile essere in team con lui. Guardavo la telemetria e cercavo di capire come potesse essere così veloce. Quindi non abbiamo mai avuto problemi. Qualcuno forse li ha inventati perché facevano comodo alla stampa”.

Infine, Irvine non risparmia una stoccata alle nuove tecnologie in F1: “Credo che l’elettronica in F1 sia andata troppo oltre. Questo DRS…odiavo l’idea fin dal principio, confessa a L’Insider. Ora premi un pulsante e sorpassi. Hanno voluto renderlo sempre più semplice per aumentare la ‘spettacolarità’ e per me è un aspetto misero dello sport. Penso che non abbiano attirato nuovi fan e abbiano perso i vecchi”. Oggi ai piloti è richiesto di “guidare in maniera perfetta perché tutto il resto è già stato messo a punto per loro, mentre ai miei tempi c’erano molte più cose in cui dovevi essere la top. Per questo era più difficile riguardo al talento di cui avevi bisogno”. Oggi secondo Eddie è tutto troppo perfetto, “Non voglio che un pilota debba morire, ma se commetti un errore devi pagare un prezzo. Dovresti quantomeno perdere una posizione o non essere in grado di tornare in pista”.

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