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Eitan, mandato di cattura internazionale per il nonno materno e l’autista

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Mandato di cattura internazionale per il 63enne Shmuel Peleg, nonno materno di Eitan, il bimbo di 6 anni rimasto orfano nella tragedia della funivia Stresa Mottarone e affidato alle cure della zia paterna Aya Biran, e per Gabriel Abutbul Alon, l’autista 50enne di Peleg, israeliano residente a Cipro. Lo ha deciso il gip accogliendo le accuse della Procura di Pavia secondo cui i due hanno ordito un “piano strategico premeditato” per rapire il piccolo.

Il Corriere della Sera rende noto che l’ordinanza di custodia cautelare firmata dal giudice per le indagini preliminari e trasmessa alla Procura di Milano viaggerà ora verso Israele e verso tutta l’Ue. Secondo gli investigatori, l’azione dei due è stata compiuta con “tecniche paramilitari e di intelligence”. Dalle indagini della squadra mobile di Pavia, risulta che tutto è stato studiato nei minimi particolari a partire dal momento in cui Peleg si è reso conto che non sarebbe più riuscito ad ottenere in Italia l’affidamento del nipote.

Per i pm esiste il pericolo di reiterazione del reato, ovvero Shmuel Peleg potrebbe rapire ancora Eitan se rimanesse in libertà. Contestato anche il pericolo di inquinamento probatorio, mentre dai primi accertamenti risulta che l’autista Gabriel Abutbul Alon lavorasse per un’ agenzia di contractor con sede negli Usa, “verosimilmente la compagnia militare Blackwater”. E sarebbe stato “assoldato” dai nonni materni per assisterli e aiutarli nel loro progetto di trasferimento del piccolo Eitan in Israele.

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