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Elezioni. Attacchi a partiti e prove di coalizione per i vari schieramenti

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Campagna elettorale in pieno svolgimento, sia per le nazionali che per le regionali. Nel lazio arriva l’accoro tra Liberi e Uguali e Nicola Zingaretti: “Ci sono tutte le condizioni per costruire un’alleanza di sinistra: Liberi e Uguali sosterrà quindi la candidatura di Nicola Zingaretti” alle Regionali. Lo ha reso noto Pietro Grasso, sottolineando di aver precedentemente “portato all’attenzione del presidente Zingaretti le richieste emerse dall’assemblea dei delegati laziali di LeU sul profilo politico e sui punti programmatici per sanità, ambiente, gestione dei rifiuti, lavoro”.

Intanto sul fronte nazionale ha parlato il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi che attacca il Movimeno 5 Stelle: “Oggi si è verificato un caso che ricorda quello del 1994 da vicino: c’è in campo una formazione populista, ribellista, pauperista, quasi più pericolosa dei post comunisti del 1994. E’ quasi una setta che prende ordini da un vecchio comico e dal figlio di uno sconosciuto di un socio defunto, cambiano parere da mattina a sera, capaci di seguire qualsiasi idea. Porterebbero l’Italia – dichiara il leader di FI – verso il vero disastro e al governo i peggiori rappresentanti della magistratura militante”.

L’ex cavaliere torna poi sulla necessità di una flat tax uguale per tutti, per famiglie e imprese. “C’è un’unica aliquota che sarà pari o inferiore all’aliquota più bassa di quella di oggi, il 23%” ha detto Berlusconi, ma per Pier Carlo Padoan la tassazione fissa “è il tipico prodotto da ‘bacchetta magica’ perché con l’introduzione sembra arrivi una semplificazione e l’abbattimento delle tasse” ma a chi la propone chiedo: dove trovate decine e decine di miliardi che servono?”. Per il ministro dell’Economia, che sarà candidato del Pd, la vera sfida elettorale è oggi tra “chi vuole smantellare tutto”, dal Jobs Act alla legge Fornero, e “chi vuole andare avanti per quella strada perchè pensa che è la direzione giusta”.

Intanto il leader Lega, Matteo Salvini, a “Mezz’ora in più”, assicura: “Non farò mai inciuci, governissimi, governi esterni. O abbiamo una maggioranza o non sarò disponibile a governo con altri”, “per il centrodestra il 40% è raggiungibile”. Parla poi di migranti: “Il Santo Padre dice che dobbiamo accogliere gli stranieri…nel paese che governerò non accoglieremo tutti”, dice.

Il M5S invece sembra cambiare rotta e aprire alle coalizioni. Il 4 marzo “potrebbero esserci due scenari. Uno è quello di aver raggiunto il 40% e quindi di poter governare da soli. Ma se dovessimo aver raggiunto meno, dovremo fare un appello pubblico a tutte le forze politiche presenti in Parlamento per dare un governo a questo Paese”. Lo afferma il candidato premier Cinque Stelle, Luigi Di Maio, sottolineando di non voler “restare nell’angolo: non vogliamo lasciare il Paese nel caos”. Poi aggiunge: “Triplicheremo i nostri parlamentari” e sui migranti: ‘Non rassegniamoci alle poche nascite favorendo l’immigrazione. Prima sosteniamo le nostre famiglie che decidono di avere dei figli’.

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