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Elezioni in Canada: vince Trudeau, ma non ha la maggioranza

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Il partito Liberale del premier uscente Justin Trudeau ha vinto le politiche in Canada staccando i rivali conservatori ma non si è assicurato la maggioranza, ovvero 170 seggi alla Camera dei Comuni su 338.
Secondo le proiezioni della tv statale canadese Cbc, i liberali del premier uscente Justin Trudeau conquisteranno 158 dei 338 seggi della House of Commons, sotto, quindi, la soglia di maggioranza (170), I conservatori di Andrew Scheer vincono di un soffio il voto popolare con il 34,1%, contro il 33,5% dei liberali di Trudeau

Ora per governare, il 47enne ex ragazzo d’oro della politica, dovrà formare una coalizione con i partiti di sinistra per portare avanti la sua agenda progressista.

Nel suo ultimo appello elettorale, domenica scorsa, aveva avvertito: “Abbiamo bisogno di un forte governo progressista che unisca i canadesi per lottare contro il cambiamento climatico e non di un’opposizione progressista”, aveva avvertito Trudeau che con la sua vittoria, nel 2015, aveva fatto rivivere quella storica del 1968 del genitore, Pierre Trudeau, considerato il padre del moderno Canada. Da questa tornata elettorale Trudeau esce vincitore ma indebolito anche sull’onda di alcuni scandali che ne hanno appannato l’immagine.

Trudeau infatti, è stato accusato di “pressioni indebite” nelle indagini relative al colosso dell’immobiliare Snc-Lavalin. E’ poi emersa una sua foto da giovane ad una festa in costume mascherato da nero e con il turbante in testa. Trudeau si è ripetutamente scusato per quella foto, giudicata offensiva. “La gente commette errori ma bisogna guardare avanti”, aveva esortato il premier, promettendo una stretta sulle armi, tagli alle tasse e regolamentazioni per tutelare il clima e l’ambiente.

Congratulazioni al premier canadese sono poi arrivate dal presidente americano Donald Trump: “per una vittoria meravigliosa e combattuta. Non vedo l’ora di lavorare con voi per il miglioramento di entrambi i nostri paesi!”.

In soccorso di Trudeau arriverà con ogni probabilità il neo Partito democratico (Ndp) di Jagmeet Singh, un Sikh di origini indiane. Singh ha confermato di avere già parlato con il premier uscente Trudeau, con il quale si è impegnato a lavorare duramente per ottenere il massimo risultato sulle priorità del Paese.

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