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Elezioni in Grecia: Tsipras vince di nuovo. Stasera il giuramento e domani il governo

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Il partito guidato da Alexis Tsipras conquista la sua seconda vittoria. Dopo le dimissioni di agosto e il crollo nei sondaggi e dopo il distaccamento di alcuni dissidenti, ritrovatisi nel partito Unione Popolare, riesce a portare a casa un’altra netta vittoria.

È una grande vittoria del nostro popolo, che ci ha dato mandato di lottare dentro e fuori il nostro Paese. Continueremo la lotta cominciata sette mesi fa” Queste le parole del leader di Siriza, dopo la vittoria in piazza ad Atene.

Riportando i dati ufficiali ellenici, con un’affluenza del 56,55%, Syriza ha ottenuto il 35,47% (145 seggi), i conservatori di Nea Dimokratia il 28,09% (75 seggi), i neonazisti dl Alba Dorata il 6,99% (18 seggi), i socialisti del Pasok alleati al partito di sinistra Dimar il 6,28% (17 seggi), i comunisti del Kke il 5,55% (15 seggi), il partito di centro sinistra To Potami il 4,09% (11 seggi), la destra di Anel il 3,69% (10 seggi) e l’Unione Centrista il 3,43% (9 seggi). Il partito Unione Popolare dei dissidenti di Syriza ha ottenuto il 2,86%, quindi sotto la soglia di sbarramento del 3%, e di conseguenza fuori dal parlamento.

Con questa seconda vittoria Tsipras dimostra che il popolo greco, nel gennaio del 2015, non lo aveva scelto per voto di protesta e che anche con un deciso abbassamento dell’affluenza al voto si porta a casa 145 seggi che, sommati alla destra di Anel con cui ha confermato di voler continuare un’alleanza di governo come nel precedente mandato, arriva a 155 seggi, contro i 75 seggi del primo partito di opposizione. Preoccupate comunque l’ascesa, soprattutto fra i disoccupati, dei neonazisti di Alba Dorata che conquistano 18 seggi.

Tsipras giurerà stasera alle 20 ora locale, nelle mani del presidente della repubblica greca Prokopis Pavlopoulos. Il nuovo esecutivo dovrebbe prestare giuramento domani.

A questo punto il leader di Siriza dovrà portare avanti il percorso già tracciato dal precedente mandato, con un’agenda di governo molto impegnativa: far diventare operative le riforme previste dal terzo piano di salvataggio, ricapitalizzare le banche ancora con i prelievi limitati, combattere la recessione e gestire la drammatica situazione dei migranti in arrivo sulle coste greche. Naturalmente a tutto questo si aggiunge la futura rinegoziazione del debito, punto fondamentale per il destino della stessa nazione.

Dopo la vittoria sono arrivati i messaggi di congratulazioni da parte dei principali governi europei e anche quelli di Donald Tusk, Presidente del Consiglio Ue.

“A nome del Consiglio europeo – scrive Tusk – desidero congratularmi con lei per la vittoria alle elezioni in Grecia. Spero che il voto ora assicuri la stabilità politica necessaria per affrontare tutte le sfide che il Paese ha di fronte”. Ed aggiunge: “Molte delle sfide dell’Ue nel suo complesso sono le stesse che ha di fronte la Grecia, la crisi dei rifugiati e la creazione di una crescita sostenibile. Confido che il nuovo governo contribuirà in modo costruttivo nella ricerca di soluzioni a queste sfide”.

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