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Elezioni in Polonia: vince il partito anti-Ue

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Polonia al voto per le elezioni politiche. La destra anti-Ue trionfa: l’ex primo ministro Kaczynski stravince le politiche, con la premier designata Beata Szydlo che potrà formare un esecutivo senza alleati. In base al rilevamento Ipsos, il partito PiS Diritto e giustizia avrebbe ottenuto 242 seggi su 460 nella Camera bassa, contro i 133 andati a Piattaforma Civica. E per la prima volta nella storia post-comunista del Paese nessuna forza di sinistra ha i numeri per entrare in parlamento.

Fra le prime decisioni del nuovo governo c’è da aspettarsi una marcia indietro rispetto agli immigrati: Kaczynski non li vuole e ha paventato un “rischio epidemie”. La sua posizione è condivisa da Duda.

Pis è anche contrario all’ingresso della Polonia nell’euro. Kaczynski guarda invece di buon occhio la prospettiva di più basi della Nato in Polonia: ma il rinnovamento dell’esercito polacco, è uno dei suoi mantra, deve sostenere l’industria nazionale e non quella estera.

Fra le promesse economiche del Pis vi è un bonus di 500 zloty al mese (125 euro) per ogni secondo bambino fino ai 18 anni. Pis ha promesso inoltre di ritirare la riforma delle pensioni introdotta dai centristi (65 anni per gli uomini e 60 per le donne invece dei 67 attuali). I pensionati riceveranno anche le medicine gratuite.

Per coprire queste spese, il partito prevede fra l’altro di alzare le tasse per le banche e per le grosse società che operano in Polonia.

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