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Fase 2: è scontro sulle riaperture. In Calabria aprono bar e ristoranti all’aperto

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Mentre sale l’attesa per l’informativa del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, in Parlamento sulla Fase 2, monta la protesta contro il nuovo Dpcm sul coronavirus che entrerà in vigore dal prossimo 4 maggio e che ha già unito sotto la bandiera del malcontento più parti. A partire dalle Regioni che spingono sul governo per l’accelerazione e rivendicano autonomia nelle decisioni.

Lo scontro si accende soprattutto con i governatori del centrodestra. Durante la videoconferenza con i presidenti di Regione il ministro Francesco Boccia ha chiesto di ritirare le ordinanze in contrasto con l’ultimo decreto, minacciando di impugnarle, ribadendo l’importanza dell’unità nazionale e ha proposto un metodo per evitare, almeno fino al 18 maggio, fughe in avanti di alcune Regioni: “Ordinanze regionali coerenti con il Dpcm” varato dal premier Giuseppe Conte. Dal 18 maggio in poi, saranno possibili “scelte differenziate” tra le Regioni sulle riaperture di attività, seguendo il principio secondo cui “contagi giù uguale più aperture e viceversa”.

La proposta, però, non è bastata ai governatori di Lombardia, Piemonte, Liguria, Friuli Venezia Giulia, Abruzzo, Molise, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna, oltre che dal presidente della provincia autonoma di Trento, che hanno inviato una lettera al presidente della Repubblica Mattarella, al premier Giuseppe Conte, al ministro Boccia e ai presidenti di Camera e Senato, in cui chiedono di accelerare i tempi delle riaperture, sempre in sicurezza, nei territori in cui la situazione epidemiologica sia sotto controllo. Altra richiesta: “Svolgere quanto prima le elezioni nelle Regioni a fine consiliatura e riconsegnare alle Regioni le competenze provvisoriamente avocate al livello centrale”.

Non cede alle richieste del governo di evitare provvedimenti ” a macchia di leopardo” la governatrice della Calabria, Jole Santelli, che annuncia di aver firmato un’ordinanza che ammorbidisce ulteriormente le restrizioni già riviste dall’esecutivo con l’ultimo Dpcm. Via libera, allora, a partire già da oggi, all’attività di “bar, pasticcerie, ristoranti, pizzerie, agriturismi con somministrazione esclusiva attraverso il servizio con tavoli all’aperto”, oltre a maggiore libertà negli spostamenti.

E torna ad alzarsi il tono della polemica. Il ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia invita “governatori e Lega a non soffiare sul fuoco” ma piuttosto “per il bene della nazione, a seguire unità, serietà e responsabilità”. Risponde Matteo Salvini, che con il gruppo della Lega da ieri sta occupando l’aula del Senato. “Portiamo in Parlamento la voce degli italiani” tuona il leader del Carroccio.

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