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Ferrari arriva in borsa. Renzi: “L’Italia c’è e non deve avere paura del mondo”

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Foto Piero Cruciatti / LaPresse 04-01-2016 Milano, Italia Prima quotazione di Ferrari S.p.A. in Borsa di Milano Nella foto: Prima quotazione di Ferrari S.p.A. in Borsa di Milano Photo Piero Cruciatti / LaPresse 04-01-2016 Milan, Italy First quotation of Ferrari S.p.A. at Milan stock exchange In the Photo: First quotation of Ferrari S.p.A. at Milan stock exchange

La Ferrari ha debuttato a Piazza Affari. Questa mattina il Palazzo della Borsa di Milano si è tinto di rosso con le bandiere della casa automobilistica e l’intera gamma del cavallino rampante in mostra davanti la struttura.

Dopo la separazione della casa di Maranello dalla Fca e l’entrata a Wall Street del 21 ottobre, la Ferrari corre da sola anche nella borsa italiana. Presenti all’evento Sergio Marchionne, presidente della Ferrari, John Elkann, presidente di Fca, Piero Ferrari, figlio del fondatore Enzo, l’amministratore delegato della casa di Maranello Amedeo Felisa, il direttore del reparto corse Maurizio Arrivabene ed anche Lapo Elkann.

Alla cerimonia ha partecipato anche il presidente del Consiglio Matteo Renzi che ha ringraziato i vertici di Fca e di Ferrari per la quotazione anche a Milano della casa automobilistica e nel suo discorso ha fatto un parallelismo tra l’Italia e la casa di Maranello. “Una grande scuderia, un grande marchio, una grande azienda sa anche attraversare momenti ‘no’. Un grande Paese può anche attraversare momenti in cui le cose non vanno, ma poi si ha la forza la capacità e la intelligenza di capire che può ripartire da ciò che noi siamo, dall’identità della nostra bellezza e della nostra forza”. Il premier ha inoltre aggiunto: “se l’Italia smette finalmente di avere paura di ciò che c’è fuori da lei può tornare ad essere un punto di riferimento assoluto. Dobbiamo cambiare mentalità noi innanzitutto”.

Il presidente Renzi sprona inoltre anche altre società italiane a compiere il gesto della Ferrari: “La quotazione in Borsa” di Ferrari “deve diventare sempre di più un elemento di forza, di trasparenza. Poter portare anche a Milano la Ferrari è un gesto molto bello e importante e credo che debba essere seguito da altre realtà“. Stesso concetto espresso anche da Raffaele Jerusalmi, amministratore delegato di Borsa italiana: “Spero che la quotazione della Ferrari possa servire da esempio e stimolo per altre aziende italiane. Credo che questa quotazione possa essere un esempio per tutte le altre aziende, che attraverso la quotazione in Borsa possono realizzare i propri progetti”, ha aggiunto.

È intervenuto anche il presidente Marchionne che ha dichiarato che il suo unico obiettivo è quello di riportare il titolo mondiale a Maranello e ha aggiunto: “”Non faremo mai mancare investimenti per garantire ritorni significativi agli azionisti guardando con attenzione a quello che ci offrono gli altri mercati. Il mio impegno – ha aggiunto – è continuare a far crescere questa azienda senza tradire i valori della storia della Ferrari ma senza rimanerne prigionieri”

La Ferrari, nonostante la presentazione in pompa magna, non parte bene a Piazza Affari. Dopo aver aperto a 43 euro, scende sotto quota 42 e viene momentaneamente sospesa. In seguito il titolo riesce a recuperare le perdite salendo a quota 43,15 euro.

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