Fisco: lunedì 17 giugno scatta il “tax day” per imprese e famiglie
2 min readLunedì 17 giugno è il primo “tax day” dell’anno per imprese e famiglie. Secondo le stime della Cgia di Mestre, all’Erario saranno versati 32,6 miliardi di euro. Gli imprenditori dovranno pagare al fisco le ritenute Irpef dei dipendenti e dei collaboratori per circa 12 miliardi, mentre famiglie e imprese saranno chiamate a versare l’Imu/Tasi in capo alle seconde-terze case e agli immobili strumentali.
Industriali, commercianti, artigiani e lavoratori autonomi, inoltre, dovranno versare l’Iva allo Stato (9,8 miliardi) e infine si dovranno corrispondere le ritenute Irpef trattenute sui compensi dei lavoratori autonomi (935 milioni).
Intanto la Cgia sottolinea le difficoltà a cui vanno incontro soprattutto gli imprenditori. Oltre alla congiuntura difficile, infatti “le banche continuano a erogare il credito con il contagocce”. I prestiti bancari alle imprese di piccola dimensione (meno di 20 addetti) sono infatti in costante calo dal 2012, contrazione che secondo la Banca d’Italia solo in parte è ascrivibile a una diminuzione della domanda di credito o a fattori di rischio. A marzo l’erogazione a queste piccole realtà produttive è scesa, rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, di 2,3 punti percentuali.
Secondo un’indagine realizzata periodicamente dalla presidenza del Consiglio dei Ministri, il costo della burocrazia fiscale in capo agli imprenditori ammonta a circa 3 miliardi di euro all’anno. “Oltre ad avere una pressione fiscale tra le più elevate d’Europa – afferma il coordinatore dell’Ufficio studi, Paolo Zabeo – in Italia è estremamente difficile anche pagare le tasse. La complessità e la farraginosità del nostro sistema tributario spesso mette in seria difficoltà perfino gli addetti ai lavori come i commercialisti, le associazioni di categoria o i Caf. Figuriamoci gli imprenditori, in particolar modo quelli di piccola dimensione, che, all’interno della propria attività, in moltissimi casi non dispongono nemmeno di un ufficio amministrativo minimamente strutturato”.