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Fmi: in Italia crescita zero nel 2019. Nel 2020 sarà +0,5%

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Nuova sforbiciata alle stime della crescita dell’economia italiana da parte del Fondo monetario internazionale che nel World Economic Outlook fissa a +0,0% l’andamento del Pil italiano nel 2019, con un taglio di 0,1 punti rispetto alla già bassa previsione formulata a fine luglio. Ancora più forte (0,3 punti) il ribasso sulla stima per il 2020, con un Pil che non dovrebbe quindi crescere più dello 0,5%. Alla base delle revisioni, spiega il Fondo, l’andamento dei consumi privati, uno stimolo fiscale ridotto e uno scenario internazionale più debole.

Se l’Italia si ferma, lasciando tra l’altro intravedere la peggior performance dell’area euro, il mondo rallenta. E lo fa in modo sincronizzato, con il ritmo della crescita globale che scende a sua volta al +3%, il suo livello più basso dal 2008-2009 e con un taglio di 0,3 punti percentuali rispetto al World Economic Outlook di aprile 2019. La stima relativa al Pil dell’Eurozona passa al +1,2% dal precedente +1,3%. “E’ una conseguenza delle barriere commerciali in aumento, dell’elevata incertezza che circonda il commercio e la geopolitica, dei fattori ideosincratici che causano tensione macroeconomica in diverse economie di mercato emergenti e di fattori strutturali”, sintetizza il Fondo monetario internazionale, citando tra questi ultimi “la bassa crescita della produttività e l’invecchiamento della popolazione nelle economie avanzate”.

Ma le cose potrebbero anche peggiorare: i rischi al ribasso per l’outlook mondiale sono infatti “elevati” nella definizione dell’Fmi, che punta ancora una volta il dito verso le barriere commerciali e le tensioni geopolitiche, incluse le criticità legate alla Brexit.

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