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Fmi. In rialzo Pil Italia. Nel 2018 +1,5% ma rimane ultima in Ue

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Buone notizie per il pil italiano: il Fondo monetario internazionale vede una piccola accelerazione del nostro prodotto interno lordo e stima una crescita dell’1,5% nel 2018 e dell’1,1% nel 2019, ritoccando la previsione di quest’anno in leggero rialzo di 0,1 punti percentuali rispetto a gennaio. Lo si legge nel nuovo World Economic Outlook del Fmi. Abbiamo comunque una crescita molto lenta. Se si esclude il Giappone, l’economia italiana è quella che cresce meno tra i Paesi del G7.

Disoccupazione sopra al 10%. Per l’Fmi l’Italia dovrebbe rivedere la contrattazione salariale collettiva così da consentire una maggiore flessibilità per allineare i salari con la produttività. Lo afferma il Fmi prevedendo un calo del tasso di disoccupazione italiano che, comunque, resta saldamente sopra il 10%. Il Fmi stima una disoccupazione in calo dall’11,3% del 2017 al 10,9% del 2018 e al 10,6% del 2019. In Eurolandia è previsto un calo della disoccupazione dal 9,1% del 2017 all’8,4% di quest’anno e all’8,1% del 2019.

Italia accelera, ma è il fanalino di coda Eurolandia. L’Italia accelera nel 2018, mettendo a segno una crescita dell’1,5%. Ma resta fanalino di coda della zona euro, che sperimenta tassi di crescita più alti. La Germania cresce infatti quest’anno del 2,5%, la Francia del 2,1% e la Spagna del 2,8%. La Grecia crescerà del 2,0%. Madrid e Atene sono però alle prese con tassi di disoccupazione molto più elevati di quello dell’Italia.

Incertezza politica in Italia mette a rischio riforme. “L’incertezza politica dà anche origine a rischi di attuazione delle riforma o alla possibilità di riorientamenti delle politiche, anche nel contesto delle elezioni imminenti o delle loro conseguenze immediate in diversi Paesi”. Lo afferma il Fmi nel suo World Economic Outlook citando Brasile, Colombia, Italia e Messico.

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