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Francia, Charlie Hebdo ripubblica le vignette su Maometto: domani lʼapertura del processo per lʼattentato del 2015

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Una ripubblicazione definita “indispensabile”. Laurent Sourisseau, in arte Riss, spiega così le ragioni che, da direttore di Charlie Hebdo, lo hanno spinto a ripubblicare le contestate vignette di Maometto che, nel 2015, ne avevano fatto un bersaglio del terrorismo islamico. “Non chineremo mai la testa, non rinunceremo mai” dice il direttore Riss sfidando di nuovo gli integralisti alla vigilia dell’apertura del processo per l’attentato del 7 gennaio 2015 quando i fratelli Said e Cherif Kouachi fecero irruzione nella sede della rivista satirica francese uccidendo 12 persone.

Riss, che in quell’attentato rimase ferito alla spalla destra, divenne il direttore di Charlie Hebdo sostituendo Charb, morto nell’attentato. “Dopo gennaio del 2015 ci hanno spesso chiesto di realizzare altre caricature di Maometto. Ci siamo sempre rifiutati e non perché questo sia vietato, la legge ci autorizza, ma perché serviva una buona ragione per farlo, una ragione con un senso e che portasse qualcosa al dibattito”, si legge nel nuovo numero.

E la buona ragione è evidentemente il processo che vede 14 persone imputate per la strage nella redazione e nel supermercato Hyper Cacher, dove Amedy Coulibaly, complice dei fratelli Kouachi, nelle stesse ore uccise quattro persone. Tutti e tre gli attentatori sono stati poi uccisi dalla polizia,dopo una caccia all’uomo di tre giorni che ha terrorizzato la Francia. I 14 imputati che compariranno in aula da domani, sono tutti accusati a livelli diversi di sostegno logistico ai due killer. Inizialmente previsto prima dell’estate, il processo è stato rinviato a causa della crisi sanitaria e si svolgerà sotto stretta sorveglianza al tribunale di Parigi. Le udienze saranno tutte filmate.

Per due mesi e mezzo, la durata prevista del processo, la corte d’assise ascolterà 144 testimoni e 14 periti per determinare il ruolo degli imputati e quanti fossero al corrente degli attacchi del gennaio 2015.

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