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Fukushima, la Corea del Sud impugna la decisione del Giappone sul rilascio di acque radioattive nell’oceano

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Moon Jae-in si scaglia contro la decisione di Tokyo di rilasciare nell’oceano 1,25 milioni di tonnellate di acqua contaminata impiegata fino a oggi per raffreddare i reattori danneggiati dall’incidente nucleare di Fukushima. Iniziativa che ha innescato forte opposizione e indignazione pubblica nel Paese. Il presidente sudcoreano ha deciso di impugnare davanti al Tribunale internazionale del diritto del mare la decisione del Giappone, e porterà il caso davanti alla corte di Amburgo. Moon Jae-in ha anche incontrato l’ambasciatore nipponico Koichi Aiboshi al quale ha espresso “grande preoccupazione”, visto che le due nazioni sono geograficamente vicine.

La mossa impopolare, divenuta improcrastinabile, è stata bollata come “irresponsabile” da Corea del Sud e Cina, ma ha ottenuto il pieno sostegno degli Stati Uniti.

Lancia l’allarme anche la Coldiretti. “E’ devastante la decisione del Giappone che ha pesanti ripercussioni dal punto di vista ambientale, economico e sanitario a livello globale, sulla quale devono intervenire le istituzioni internazionali” sottolinea l’associazione che ricorda come “oltre 21 milioni di chili di pesci, crostacei e molluschi arrivano in Italia dalle acque del Giappone”.

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