Fumata bianca, eletto il nuovo Papa
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E’ stato eletto il nuovo Papa. La terza fumata, dopo quella nera di ieri sera e di questa mattina, è bianca. I 133 cardinali hanno dunque scelto il nuovo pontefice, eletto al quarto scrutinio.
Il suono a distesa delle campane di San Pietro conferma, tra l’esultanza degli oltre 15 mila fedeli in piazza, l’elezione del nuovo Papa.
E’ il 267esimo Papa della storia della Chiesa cattolica. Ora i fedeli attendono di conoscerne il nome e di ricevere la sua prima benedizione Urbi et Orbi.
Ora l’ultimo dei cardinali diaconi chiama nell’aula dell’elezione il segretario del Collegio dei cardinali, il maestro delle celebrazioni liturgiche pontificie e due cerimonieri; quindi il cardinale decano o il primo dei cardinali per ordine e anzianità, a nome di tutto il Collegio degli elettori chiede il consenso dell’eletto con queste parole: ‘Acceptasne electionem de te canonice factam in Summum Pontificem? (Accetti la tua elezione canonica?).
E, appena ricevuto il consenso, gli chiede: ‘Come vuoi essere chiamato?’ Allora il maestro delle celebrazioni liturgiche pontificie, con funzione di notaio e avendo per testimoni due cerimonieri, redige un documento con l’accettazione del nuovo Pontefice e il nome che ha deciso di assumere. Dopo l’accettazione, l’eletto che abbia già ricevuto l’ordinazione episcopale, è immediatamente Vescovo della Chiesa Romana, Papa e capo del Collegio episcopale.
I cardinali elettori si accostano al nuovo eletto per prestare atto di ossequio e di obbedienza. Successivamente si rendono grazie a Dio, e il primo dei cardinali diaconi annuncia al popolo in attesa l’avvenuta elezione e il nome del nuovo Papa.
Al termine del conclave il nuovo Pontefice si ritira nella ”stanza delle lacrime”, così viene chiamata la sacrestia della Cappella Sistina, perché si presume, e forse qualche volta è davvero accaduto, che il nuovo Pontefice qui pianga per la commozione o per il peso delle nuove responsabilità. E’ lì che lo aspettano le tre vesti di taglie diverse: sarà aiutato ad indossare quella più vicina alla sua corporatura per presentarsi in pubblico dalla Loggia delle benedizioni della Basilica di San Pietro. Prima di questa presentazione al mondo, all’interno del conclave si tiene la preghiera per il nuovo Pontefice, e l’ossequio dei cardinali, viene quindi intonato il ”Te Deum” che segna ufficialmente la fine del conclave.