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G20, Usa e Cina siglano una tregua commerciale: stop a nuovi dazi da gennaio e per 90 giorni 

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E al termine del lavori del G20, tregua di 90 giorni sui dazi tra Stati Uniti e Cina: lo hanno concordato Donald Trump e Xi Jinping a Buenos Aires. Ad annunciarlo la Casa Bianca. Secondo i media statali cinesi, Washington e Pechino si sono messi d’accordo per non imporre nuovi dazi a partire dal primo gennaio prossimo. Al G20 c’e’ stato quindi accordo su commercio e migranti, ma resta la spaccatura sul clima.

Secondo il ministro degli Esteri cinese, Wang Yi, i colloqui a margine del G20 sono stati “amichevoli e schietti”, con la definizione di uno schema che eviti “nuove tensioni commerciali” fra Stati Uniti e Cina. Cina e Usa, ha aggiunto Wang, “possono e devono” assicurare il successo delle loro relazioni in rapporto alle loro “crescenti responsabilità per la pace e la stabilità nel mondo”, avendo “più interessi comuni che differenze”.

Wang, a capo della diplomazia cinese prima di tutto con la carica di Consigliere di Stato, ha parlato di “apertura dei reciproci mercati” chiedendo di fatto pazienza agli Usa di fronte all’impegno cinese di un “nuovo ciclo di riforme e di aperture”, in modo che “i legittimi timori degli Stati Uniti possano essere risolti”. Il ministro ha auspicato “una gestione appropriata” delle differenze insieme ad “azioni attive e sforzi coordinati” per arrivare a “solidi e stabili rapporti”.

Quanto al piano sui dazi, il viceministro del Commercio Wang Shouwen ha affermato che l’accordo poggia su tre punti: “tregua” sul rialzo Usa delle aliquote dal 10 al 25% atteso dal primo gennaio 2019 sull’import di 200 miliardi di dollari di beni “made in China”; stop a ulteriori dazi su nuovi prodotti; e, infine, team operativi al lavoro per eliminare “i restanti dazi al 25%”.

Il presidente cinese Xi Jinping e il suo omologo americano Donald Trump hanno concordato su “futuri ulteriori scambi di visite in un momento appropriato”. Prima del vertice in Argentina, l’ultimo faccia a faccia risale a più di un anno fa, ai tempi della visita del tycoon a Pechino.

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