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G7: obiettivo fine pandemia nel 2022. Draghi: “Su autocrazie posizioni comuni”

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Sconfiggere il covid-19 entro il 2022. Si chiude con questo obiettivo primario il G7 di Cornovaglia con i leader che si impegnano a donare oltre un miliardo di vaccini ai Paesi poveri. “La pandemia da Covid-19 non sarà sotto controllo da nessuna parte finché non lo sarà ovunque” scrivono i leader nel comunicato finale del vertice. Perché “in un mondo interconnesso, la salute globale e le minacce alla sicurezza sanitaria non rispettano confini”.

I leader chiedono anche una “tempestiva e trasparente” indagine sulle origini del coronavirus, il “sostegno a sicuri Giochi Olimpici di Tokyo 2020 come simbolo dell’unità globale” nel superare la pandemia”, l’accelerazione degli “sforzi per ridurre le emissioni di gas serra” e dimezzarle entro il 2030; la libertà di voto in Libia; il rispetto dei diritti umani in Cina e la cessazione delle attività destabilizzanti della Russia, oltre alla preoccupazione per gli attacchi delle autorità bielorusse alle “libertà fondamentali e al diritto internazionale”.

Piena adesione dell’Italia, per voce di Mario Draghi, a tutti i temi toccati. Soprattutto “rispetto alla Cina” verso la quale, per il premier italiano, “il comportamento di governi come quelli del G7 deve essere fondato su tre principi”. “Innanzitutto bisogna cooperare – dice il presidente del Consiglio in conferenza stampa a margine del G7 – poi bisogna competere. Nessuno disputa che la Cina debba essere una grande economia. Quello che è stato messo in discussione sono i modi che utilizza, è un’ autocrazia che non aderisce alle regole multilaterali, non condivide la stessa visione del mondo che hanno le democrazie”.

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