G7 Taormina: tornano in Italia i controlli alle frontiere interne
2 min readTaormina – In vista del G7 del 26 e 27 maggio tornano i controlli alle frontiere interne del nostro Paese. Lo ha comunicato il Ministero dell’Interno che vuole garantire la massima sicurezza al vertice internazionale. Dalle mezzanotte del 10 maggio alla mezzanotte del 30 maggio la zona di libera circolazione degli accordi di Schengen sarà sospesa. “La decisione è stata presa per prevenire il rischio di ingresso e uscita sul territorio italiano di persone potenzialmente pericolose per l’ordine e la sicurezza pubblica”, cosi si legge nella nota del Viminale.
Bruxelles – Si allontana per l’Italia il rischio infrazione sulla correzione dei conti pubblici. Secondo il vice presidente della Commissione europea, Valdis Dombrovskis, la manovra aggiuntiva da 3,4 miliardi, varata in aprile, “ad un primo esame” sarebbe in linea con i Trattati. Sotto osservazione il deficit strutturale e la quantità degli investimenti pubblici richiesti da Bruxelles. La valutazione definitiva, sugli equilibri macroeconomici eccessivi, è comunque attesa entro fine maggio. A quella data i tecnici europei avranno preso visione anche del Documento di Economia e Finanza e del Piano Nazionale delle Riforme del governo Gentiloni per il 2017.
Firenze – E’ in corso la settima edizione dell’evento “The State of the Union”, organizzato dall’Istituto Universitario Europeo. Tre giorni di confronto fra le istituzione politiche e i cittadini sul futuro dell’Europa. Sul tema migranti, oggi è intervenuto il presidente del Senato, Pietro Grasso, che ha commentato le polemiche di questi giorni sulle Ong. L’invito è stato a non generalizzare. “Le organizzazioni non governative hanno avuto un ruolo determinante nel soccorso e nell’accoglienza. Servizi che semmai dovevano essere garantiti da interventi europei” queste le sue parole – che poi ha aggiunto – “salvare chi è in pericolo è un obbligo”. Nella seconda giornata di domani è previsto l’arrivo del presidente della Commissione europea, Jean Claude Juncker.
Lussemburgo – L’Eurostat ha comunicato i dati sulla disoccupazione nella zona euro. A marzo 2017 si è registrata al 9,5%, stabile sul mese precedente. In Italia, sullo stesso periodo, sale invece di poco e si attesta all’11,7%. Sopra di noi Grecia al 23%, Spagna al 18% e Cipro al 12%. Sempre la Germania tra le più basse con una disoccupazione al 3,9%, meglio solo la Repubblica Ceca al 3,2%. Quella giovanile in Europa è al 19,4%.
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