Gaza, Hamas rilascia altri tre ostaggi. Israele scarcera 369 prigionieri
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E’ il giorno del sesto round della prima fase dell’accordo per il cessate il fuoco a Gaza. Il rinvio annunciato da Hamas della liberazione degli ostaggi – che ha denunciato violazioni degli accordi da parte di Israele – alla fine è stato scongiurato. Così sono tornati in libertà Aleksandr Sasha Trufanov, cittadino russo-israeliano di 29 anni, Saguy Dekel-Hen, israelo-americano 36enne, e il 46enne Yair Horen. I tre erano stati presi in ostaggio il 7 ottobre 2023 nel kibbutz di Nir Oz. In cambio lasciano le carceri israeliane 369 detenuti palestinesi, 36 dei quali stanno scontando condanne all’ergastolo, mentre altri 333 erano stati arrestati a Gaza dopo il 7 ottobre.
Come già accaduto le volte precedenti, prima della liberazione gli ostaggi – fatti uscire da un furgone bianco da uomini armati di Hamas – sono stati fatti salire sul palco della cerimonia allestita a Khan Yunis, nel sud della Striscia, prima di essere consegnati alla Croce Rossa. Intorno bandiere di Hamas e della Jihad islamica palestinese, nonché manifesti di propaganda. Tra questi una foto del leader di Hamas ucciso Yahya Sinwar che guarda la Cupola della Roccia sul Monte del Tempio a Gerusalemme con la didascalia in inglese, ebraico e arabo, che dice “Nessuna migrazione tranne che a Gerusalemme”, una risposta al piano proposto da Donald Trump per una “Gaza riviera del Medio Oriente” senza palestinesi.
“Oggi sono stati restituiti a Israele tre dei nostri rapiti: li accogliamo con un grande abbraccio”, ha commentato il premier israeliano Benjamin Netanyahu secondo il quale “anche questa settimana Hamas ha cercato di violare l’accordo e creare una crisi con false accuse”. Ma “grazie alla dichiarazione inequivocabile del presidente Trump, Hamas ha fatto marcia indietro e il rilascio dei rapiti è proseguito”. Il primo ministro ha quindi aggiunto: “Stiamo agendo in piena coordinazione con gli Usa per liberare tutti i rapiti – vivi e caduti – nel più breve tempo possibile”.
Colonne di autobus con a bordo centinaia di prigionieri palestinesi liberati in base all’accordo di cessate il fuoco lasciano le prigioni israeliane per ritornare nella Striscia. Tutti i detenuti indossano una maglietta bianca con la stella di David e la scritta “Non dimenticheremo né perdoneremo”.