Gentiloni-Juncker bilaterale in una Bruxelles fitta di appuntamenti
2 min readIniziato il bilaterale tra il premier Paolo Gentiloni e il presidente della Commissione Ue Jean-Claude Juncker. Il presidente del Consiglio è arrivato al palazzo Berlaymont per la sua prima tappa a Bruxelles, dove è stato accolto da Juncker per la stretta di mano e foto ufficiale davanti alle bandiere.
Gentiloni successivamente parteciperà al pre-vertice del Pse e poi al vertice Ue. A quanto si è appreso, al pre-vertice del partito socialista europeo Gentiloni non avrà l’atteso colloquio con il leader laburista Corbyn poichè quest’ultimo è rimasto a Londra in seguito a impegni imprevisti. L’Italia può “continuare a contare sulla solidarietà europea” sul fronte della crisi dei migranti, ha intanto rassicurato proprio Juncker. Gentiloni ha a sua volta ringraziato il presidente, per la mobilizzazione record del fondo di solidarietà Ue con 1,2 miliardi di euro per il terremoto in Italia.
E sempre a Bruxelles al via i negoziati tra Londra e l’Ue per Brexit. Guidano le delegazioni David Davis per la parte britannica, e Michel Barnier, per l’Ue,che ha detto di attendersi discussioni “costruttive”. Davis ha parlato di “partenariato forte e speciale”con l’Ue.I negoziati sono cominciati quasi un anno dopo il referendum del 23 giugno 2016. Tra i punti centrali della trattativa: i diritti dei circa 3 milioni di europei residenti,il rispetto degli impegni finanziari assunti e la gestione dei nuovi confini tra l’area comunitaria.
Ma non è finita perché è una giornata davvero impegnativa in quel di Bruxelles dove arrivano anche gli ultimi attacchi a Londra, Parigi e nella stessa capitale belga, che riportano la lotta al terrorismo tra le priorità da discutere tra i 28 leader Ue, decisi a spingere per un maggiore coinvolgimento dei colossi del web per arginare la propaganda on-line, responsabile conclamata della maggior parte delle ‘conversioni’ al jihadismo ‘made in Europe’. Il tema è stato evocato anche dal premier Paolo Gentiloni, il quale ha pure sollecitato l’Ue a fare di più sul fronte migranti per non lasciare