Germania: furgone piomba sulla folla a Münster
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In Germania torna il terrore e l’incubo attentati. Nel primo pomeriggio un furgone è piombato sulla folla nel centro storico di Münster, cittadina nel nord ovest del Paese.
Secondo l’ultimo bilancio fornito delle forze dell’ordine e riportato dai media on line i morti sarebbero 3 e 20 i feriti, 6 dei quali versano in gravi condizioni. Tra le vittime ci sarebbe lo stesso conducente del mezzo assassino, che si sarebbe tolto la vita da solo, sparandosi dei colpi d’arma da fuoco alla testa all’interno dello stesso furgoncino.
Il mezzo usato per l’attacco è stato scagliato contro i tavoli all’aperto del ristorante Kiepenkerl, nei pressi della piazza Kiepenkerl, nel centro storico della città, travolgendo i clienti seduti all’estero del locale. La polizia ha isolato e blindato l’intera zona, dove è in corso una vasta operazione da parte degli agenti. E’ stato anche richiesto l’intervento degli artificieri, per il timore che a bordo del furgone ci siano esplosivi, dopo il ritrovamento di un oggetto sospetto.
In un primo momento autorità e forze dell’ordine hanno trattato l’accaduto come un attacco terroristico, anche per la sinistra coincidenza, che vede l’incidente di Münster avvenire esattamente ad un anno di distanza dall’attentato terroristico di Stoccolma, quando un camion piombò a tutta velocità tra i passanti nella zona pedonale del centro facendo una strage.
Nonostante le indagini siano ancora all’ inizio e gli inquirenti si stiano muovendo in tutte le direzioni, battendo ogni pista possibile, al momento non ci sono indizi che fanno pensare ad un legame con ambienti dell’estremismo islamico. Il primo a rilasciare in merito delle dichiarazioni è stato il ministro dell’Interno del NordReno-Vestfalia, Herbert Reul, che ha reso noto che l’autore della strage era un cittadino tedesco di 48 anni, Jens R., con problemi psichici e che non era collegato a organizzazioni terroristiche islamiste.
La cancelliera tedesca Angela Merkel ha subito rivolto un pensiero alle vittime e ai loro parenti.
