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Germania, pugno duro contro i lavoratori no-vax: senza stipendio durante la quarantena

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Anche la Germania adotta il pugno duro contro i no-vax suoi luoghi di lavoro. Il ministro della Salute, Jens Spahn, in accordo con i colleghi dei Laender, ha infatti stabilito che ai non vaccinati contro il Covid-19 non spetterà più alcun compenso per il periodo in cui dovessero rispettare la quarantena dopo il contagio. Le nuove regole dovrebbero entrare in vigore entro il primo novembre.

La decisione ha però provocato un’alzata di scudi tra gli scettici: “Equivale a un obbligo vaccinale”. Per chi non vuole vaccinarsi questa misura equivale di fatto ad un obbligo vaccinale, perché sono molti i lavoratori che non possono permettersi di rimanere a casa senza stipendio per i giorni necessari alla quarantena. Il ministro Spahn ha invece definito tale disposizione “equa” e ha definito anzi ingiusto che altri debbano pagare per chi non vuole vaccinarsi.

Nel frattempo il governo tedesco esprime “costernazione” per l’uccisione del ventenne cassiere di una stazione di servizio a Idar Oberstein. Il giovane si era rifiutato di vendere della birra ad un uomo che non indossava la mascherina. Il 49enne, è quindi torna to a casa a prendere una pistola per poi freddarlo.
Immediato l’intervento delle forze dell’ordine a cui il killer ha detto di sentirsi pressato dalla situazione della pandemia. Per il 49enne non c’era altro modo di sollevare l’attenzione sulla questione, che quuello di compiere un’azione esemplare.

“Un fatto abominevole e sconvolgente”, ha dichiarato Ulrike Demmer, portavoce del ministro dell’Interno Horst Seehofer che ha aggiunto: “la scena dei cosiddetti ‘Querdenker’, i negazionisti del Covid in Germania, si è rimpicciolita, ma il nucleo duro si è radicalizzato ulteriormente” e “non va sottovalutato”. Quindi ha puntato il dito contro la “campagna di disinformazione” sulla pandemia e “la diffusone di tesi complottiste”.

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