25/09/2023

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Giornata della Memoria, Mattarella: contrastare ‘il germe dell’intolleranza’

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Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, parlando alla cerimonia al Quirinale per il Giorno della Memoria, invita a contrastare ‘il germe dell’intolleranza’ , dal ‘negazionismo all’antisionismo’.

REUTERS/Kacper Pempel

Nel giorno del ricordo della shoah, il capo dello Stato sottolinea inoltre che ‘onorare i tanti giusti, non cancella le colpe di chi, anche in Italia, si fece complice dei carnefici’.

Secondo il presidente della Repubblica: “pensare io non c’ero, non ero ancora nato, non può rendere estraneo al dovere di rispondere alla domanda posta da un fardello così opprimente; non libera la storia presente da una domanda così stringente e carica di angoscia: come fu possibile che nel cuore dell’Europa cristiana, l’Europa culla di civiltà, nella quale erano nati i diritti della persona, i principi di libertà, eguaglianza, fraternità, si infiltrasse un cancro tanto micidiale e distruttivo?”. 
La giornata, lo ricordiamo, cade il 27 gennaio perché in quel giorno del 1945 i carri armati dell’esercito sovietico sfondarono i cancelli del campo di concentramento di Auschwitz, nell’attuale Polonia.

(ANSA/AP Photo/Markus Schreiber)

E ogni anno nel mondo si celebra il Giorno della Memoria per ricordare le vittime dell’Olocausto rinchiusi e uccisi.

Il presidente del Senato, Pietro Grasso, ha affidato a un post su Facebook la sua riflessione: “Stück, che in tedesco significa pezzo. Un essere umano, la cui unica colpa era quella di non essere ‘ariano’, considerato alla stregua di un rifiuto da smaltire, scrive la seconda carica dello Stato. La shoah è stata questo: un’atrocità difficile anche solo da immaginare che ha umiliato l’umanità nella sua intimità e lasciato segni indelebili di dolore e sofferenza”.

Ha scelto invece Twitter il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, che con l’hashtag #Giornatadellamemoria ha scritto: “Non dimenticare l’Olocausto, ricordare le terribili lezioni del ‘900, alimentare le ragioni della nostra liberta”

JERUSALEM, ISRAEL - MAY 26:  (ISRAEL OUT)  In this handout provided by the Israeli Government Press Office (GPO), Pope Francis visits the Yad Vashem Holocaust Museum with Israeli President Shimon Peres and Prime Ministrer Benjamin Netanyahu, on May 26, 2014 in Jerusalem, Israel. Pope Francis arrived in Israel on Sunday afternoon, a day after landing in the Middle East for his first visit to the Holy Land. During his visit to the West Bank the Pontiff addressed the Israeli-Palestinian conflict as "unacceptable" and urged both sides to find courage in seeking a peaceful solution. (Photo by Amos Ben Gershom - GPO /Getty Images)
 (Photo by Amos Ben Gershom – GPO /Getty Images)

Anche Papa Francesco ha espresso le sue riflessioni sull’Olocausto ricevendo in Vaticano una delegazione dell’European Jewish Congress. Il pontefice, secondo quanto riferisce Norbert Hofmann, segretario della commissione della Santa Sede per i rapporti religiosi con l’ebraismo, ha introdotto l’incontro “menzionando questa giornata importante per gli ebrei, ma anche per noi, perché ricordare le vittime dell’Olocausto è importante perché questa tragedia umana non si ripeta più”.

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