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Giornata mondiale della minigonna: è il capo più amato e discusso di sempre

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È la Giornata mondiale della minigonna: nata negli anni ’60 da un’intuizione della stilista inglese, Mary Quant, oggi la mini è un capo amatissimo, un must have irrinunciabile, tra i capi più amati in assoluto. La liberazione delle gambe delle donne ha segnato un’epoca; quando la creativa Mary Quant, oggi 85enne, disegnò il primo modello, i signori col cappello sbirciavano dietro ai vetri definendo “disgustoso” ed “immorale” il fatto che le donne scoprissero le gambe; le signore, dal canto loro, affollavano il negozio, come ha raccontato la stessa stilista nella sua autobiografia.

Era il 1963 quando la Quant espose la prima minigonna nella vetrina di “Bazaar”; subito dopo la modella Leslie Hornby, meglio nota come Twiggy, prese ad indossarla, contribuendo a farla diventare il trend del momento. Da allora quel “pezzo di stoffa” non ha conosciuto battute d’arresto: è entrata facilmente nel cuore, oltre che nel guardaroba femminile, ed è a tutt’oggi tra i capi più amati, anche in virtù del suo grande valore simbolico.

In tutti questi anni la mini skirt si è, infatti, evoluta. Alla mini è stata poi dedicata una “Giornata mondiale”, che si celebra il 6 giugno di ogni anno, a partire dal 2015. Il merito va a Rachid Ben Othman, presidente tunisino della Lega per la difesa della laicità e delle libertà, che ha voluto incitare le sue concittadine a indossare una minigonna come gesto di solidarietà contro le discriminazioni. Il tutto nasce dalla storia di una ragazza algerina che non aveva potuto sostenere gli esami scolastici perché la sua gonna venne ritenuta troppo corta. Il messaggio è oggi worldwide: nessuna donna deve sentirsi a disagio se indossa una minigonna.

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