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Giornata Mondiale della Tigre: al mondo ne restano meno di 4mila. Solo 4 le specie sopravvissute

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Si celebra oggi la Giornata Mondiale della Tigre. Questi magnifici felini circa un secolo fa erano 100mila, oggi se ne contano libere in natura, tra i 3.200 e i 3.890 esemplari.

Una popolazione praticamente sterminata, ridotta del 97% che ormai resiste solo in 13 Paesi asiatici: Bangladesh, India, Birmania, Thailandia, Cambogia, Indonesia, Cina, Malesia, Vietnam, Laos, Bhutan, Nepal e Russia. Colpa del bracconaggio e del consumo di habitat.

Ma se nel Sud-est asiatico la sfida è quella d limitare la caccia e il commercio illegale di trofei, in India la tigre gode ancora di un ambiente favorevole. Qui, quella del Bengala conta oltre 2mila esemplari, da aggiungere alla popolazione di Bangladesh, Nepal e Bhutan. Quattro le sottospecie di tigre sopravvissute: se ne contano 450 esemplari tra Cina e Russia (tigre dell’Amur, o siberiana), meno di 400 di tigre di Sumatra in Indonesia e circa 300 di tigre della Malesia, ancora meno di tigre indocinese.

 

Un video recente del Wwf Tigers Alive girato in Indonesia, mostra una cucciolata a spasso con la mamma nella giungla di Sumatra centrale. “E’ un meraviglioso esempio di come le tigri si riproducono come gatti se hanno un habitat protetto, abbastanza prede e vengono lasciate in pace”, ha dichiarato Michael Baltzer, leader del Wwf Tigers Alive. “Per raggiungere l’obiettivo Tx2“, ovvero raddoppiare i numeri della tigre allo stato selvatico entro il 2020, abbiamo bisogno della collaborazione di governi, aziende, comunità locali per sostenere gli sforzi di conservazione”. La ong, spiega Baltzer, lavora al fianco del governo indonesiano “per salvare questo magnifico animale e aumenteremo il nostro sostegno per incrementare la popolazione della tigre a Sumatra, attraverso il potenziamento delle aree protette e dei corridoi che permettano a questi animali di spostarsi”.

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Molto più tristi le immagini che invece testimoniano la minaccia costante del bracconaggio. Lo scorso anno, in pieno inverno, un cucciolo di tigre di soli cinque mesi è stato salvato in Russia. Era stato colpito al muso da un proiettile che, gli aveva procurato una ferita grave. A prendersi cura di lui sono stati gli esperti dell’Amur Tiger Center, che sono riusciti a salvarlo e a rimetterlo in libertà.

“Perdendo la tigre, perderemo molto di più: le specie e gli habitat che da essa dipendono, ma anche la storia e la memoria di molti popoli orientali”, ha sottolineato Cesare Avesani Zaborra, amministratore delegato del Parco Natura Viva di Bussolengo che oggi più che mai sosterrà l’inziativa del WWF “Tiger Alive Initiative – Tx2”. Un progetto della durata di cinque anni per cercare di raddoppiare il numero delle tigri.
Lo staff indosserà un braccialetto arancione, mentre gli animali avranno i loro cibi e odori preferiti nascosti in fagotti, bicchieri, scatole di colore arancione al motto di “Go orange!”.

Il WWF ha inoltre rivolto un appello ai gatti italiani chiedendo ai loro proprietari, attraverso la campagna “A-MICI” di adottare una tigre e inviare ai social Facebook, Instagram, Twitter, WWF un selfie col proprio micio che il WWF pubblicherà sui propri profili.

Altra iniziativa a favore delle tigri, quella del Bioparco di Roma con incontri con i guardiani del reparto carnivori presso l’area tigri che racconteranno abitudini e aneddoti sugli animali ospiti del Bioparco: Tila e Kasih, la coppia di rarissime tigri di Sumatra, e Gladio, tigre del Bengala accolta lo scorso anno a seguito del sequestro dei Carabinieri Forestali per ipotesi di reato di maltrattamento. Fino alle 18.00, un operatore didattico sarà a disposizione delle famiglie per rispondere a tutti i quesiti.

Inoltre il Bioparco sostiene l’associazione inglese Wild Cats Conservation Alliance raccogliendo fondi da destinare a progetti di conservazione per la salvaguardia delle tigri in natura. Per contribuire alla raccolta fondi, si può utilizzare il salvadanaio presente presso l’area che ospita gli animali.

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