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Golfo di Oman, alta tensione Iran-Usa

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Cresce la tensione nel Golfo dell’Oman dove ieri due petroliere, una norvegese e una giapponese, sono state attaccate e conseguentemente incendiate. Una delle due sarebbe stata colpita da un siluro. Evacuati i 44 marinai a bordo. L’episodio assume contorni inquietanti soprattutto perché esattamente un mese fa, il 12 maggio, avvenne qualcosa di molto simile nello stesso golfo.

Il Pentagono ha diffuso un video in cui si vedono gli iraniani affiancare la petroliera giapponese e tentare di rimuovere quella che viene descritta come una mina magnetica inesplosa dal fianco della nave cisterna. Secondo il segretario di Stato Usa, Mike Pompeo, le Guardie della Rivoluzione sarebbero intervenute per nascondere così le prove del loro coinvolgimento. L’Iran intanto respinge categoricamente le affermazioni degli Stati Uniti circa le responsabilità di Teheran. Lo ha comunicato la missione iraniana all’Onu, sottolineando di “condannare nei temi termini più forti” tali affermazioni.

L’armatore giapponese della petroliera coinvolta fa sapere di aver notato “oggetti volanti” prima dell’esplosione, escludendo in questo modo che a causare i danni siano state mine, come suggerito invece dagli Stati Uniti. “La guerra economica dell’America e la loro massiccia presenza militare nella Regione continuano ad essere le principali fonti di insicurezza e instabilità nel Golfo Persico”, si legge in una dichiarazione. “È ironico – continua la nota – che gli Usa, che si sono ritirati illegalmente dall’Accordo sul nucleare iraniano, ora chiedano all’Iran di tornare ai negoziati e alla diplomazia”.

Intanto Mohammad Javad Zarif ha puntato il dito contro Washington, definendo “sospetta” la tempistica degli “attacchi” alle due petroliere nel Golfo. “Il fatto che gli Stati Uniti si siano affrettati a lanciare accuse contro l’Iran, senza uno straccio di prova concreta o circostanziata, rende solo ancora più chiaro che il ‘Team B’ si sta muovendo verso il piano B: sabotare la diplomazia – Shinzo Abe compreso – e coprire il suo terrorismo economico contro l’Iran”, ha scritto nella notte su Twitter il ministro degli Esteri iraniano.

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