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Governo M5S-Lega. Contratto si chiuderà giovedì. Pressione dell’Europa su debito e migranti

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Proseguono i lavori del tavolo tecnico tra Lega e Movimento 5 Stelle per mettere a punto il contratto sul programma di governo, con l’obiettivo di chiudere entro giovedì. La stesura del testo procede bene, spiegano fonti pentastellate.
Il contratto, secondo quanto riferiscono fonti 5S, sarebbe lievitato a quota 39 pagine e i punti di disaccordo sarebbero pochi, non superiori al 5 per cento del totale. Fra questi vi sarebbe però la revisione dei trattati Ue e anche i costi della politica. Per quanto riguarda le politiche europee, viene riferito, entrambi i partiti puntano a chiedere modifiche ma vi sarebbero divergenze sulle modalità.

Proprio l’Europa è preoccupata per il futuro governo italiano e allerta l’italia: “Speriamo non cambi la politica sui migranti. Il vicepresidente della Commissione Ue Valdis Dombrovskis inoltre invita Roma a continuare nel risanamento per ridurre deficit e debito.

Arriva la replica prima di Salvini e poi di Di Maio, entrambi sulla stessa lunghezza d’onda. Il leader del Carroccio nel pomeriggio aveva detto: “Ennesima inaccettabile interferenza di non eletti” e aggiunge: “Abbiamo accolto e mantenuto anche troppo, ora è il momento della legalità, della sicurezza e dei respingimenti”.

Più tardi la risposta di Di Maio che tramite un video su Facebook ha dichiarato: “Abbiamo attacchi continui, anche oggi da qualche eurocrate non eletto da nessuno. Il Financial times parla di nuovi barbari, ma come vi permettete?”. Così il leader pentastellato.

“Io più vedo questi attacchi, più sono motivato, perché vedo tanta paura di un certo establishment del cambiamento. Ma chi ha paura del cambiamento oggi è nostro nemico, chi lo vuole invece lotti con noi”, spiega.

Ma all’interno del centrodestra c’è chi ha paura di una possibile coalizione Lega-M5S. La leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni avverte: “Faccio un appello a Matteo Salvini. Chieda con forza l’incarico per il centrodestra piuttosto che lanciarsi in avventure che potrebbero finire non benissimo”. Così la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni che poi aggiunge: “Siamo una coalizione che condivide dei valori e sappiamo ben governare. Pensiamoci bene perché dalle scelte che si fanno nelle prossime ore dipendono i prossimi anni della storia italiana”, ha aggiunto.

Il segretario del Pd Martina intanto fa pressione ai due partiti che si apprestano a governare: “Abbiamo assistito ancora in queste ore a un balletto di dichiarazioni e responsabilità non ancora chiare che ci preoccupa molto. C’è un’inaccettabile paralisi per l’Italia. C’è una difficoltà politica evidente da parte di chi per 80 giorni, per settimane, ci ha raccontato che tutto si sarebbe fatto in modo veloce e facile e che il governo del cambiamento sarebbe stato facile, alla portata. Alla prova dei fatti, questi leader ci stanno regalando pratiche che non hanno nulla a che vedere col cambiamento né per i contenuti né per il merito”. Lo dice il reggente del Pd Maurizio Martina in conferenza stampa al Nazareno, parlando delle trattative di governo tra M5s e Lega.

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