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Grana per De Luca a pochi giorni dalle Regionali: il presidente campano è indagato per falso e truffa

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Vigilia di voto che si complica per il presidente uscente della Regione Campania Vincenzo De Luca che, secondo “la Repubblica” sarebbe indagato dalla procura di Napoli, per falso e truffa. Sebbene la vicenda risalga a ben tre anni fa, nel 2017 e De Luca sia stato già ascoltato dai pm, i fatti emergono a pochi giorni dalle lezioni regionali.

La vicenda in questione (segnalata alla Corte dei Conti), riguarda presunte agevolazioni e favoritismi del presidente nei confronti di suoi quattro ‘storici’ autisti: ex vigili urbani, dipendenti del comune di Salerno (di cui è stato sindaco), trasferiti presso l’ente regionale a Napoli e poi promossi membri dello staff-segreteria del governatore.

Tutto è partito da un banale incidente stradale avvenuto nel 2017. Il 15 settembre di quell’anno, uno dei quattro autisti di fiducia del presidente campano, imbocca controsenso una strada di Salerno e fa cadere da uno scooter una 22enne. Per la ragazza nessuna ferita, ma l’episodio non è passato inosservato. Se dal punto di vista viabilistico la via imboccata dall’auto del governatore poteva in realtà, essendo auto di pubblica sicurezza, andare controsenso, diverso è il motivo per cui è stata fatta la manovra. Secondo l’opposizione De Luca voleva arrivare prima a casa, dunque nessuna urgenza di servizio a giustificare il contromano.

Gli ex vigili coinvolti sarebbero secondo “il Fatto Quotidiano”, Claudio Postiglione, alla guida della vettura al momento dell’incidente, Gianfranco Baldi, Giuseppe Muro e Giuseppe Polverino. Al momento nessuno di loro risulta indagato. Per loro, ci sarebbe stato anche uno stipendio maggiorato: 4.600 euro l’anno in più.

La difesa di De Luca punta a smontare l’ipotesi dell’accusa, compresa quella di aver sperperato denaro pubblico. Nel frattempo però i magistrati hanno già ascoltato il governatore a ridosso del periodo del lockdown e De Luca ha risposto a tutte le domande. Sperava di veder archiviata la vicenda prima delle Regionali. Invece si è ritrovato a dover gestire la notizia dell’indagine a pochi giorni dal voto.

Una questione complessa da inquadrare dal punto di vista giudiziario, visto il rapporto fiduciario e discrezionale che la legge garantisce al presidente e ai suoi collaboratori. A quanto si apprende nelle prossime ore il presidente uscente della Regione Campania, oggi ufficialmente indagato, replicherà con una nota.

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