Grecia, la resa di Tsipras. Bozza delle riforme inviata ad Ue, Bce e Fmi
1 min readLa Grecia di Alexis Tsipras riparte dalla Troika. Sebbene il leader del partito Syrisa avesse garantito che si trattava di un’istituzione che non avrebbe messo più piede ad Atene la drammatica fuga di capitali dalle banche ha però avuto la meglio e Tsipras si è visto costretto ad indietreggiare con un compromesso al ribasso all’Eurogruppo.
Proprio stamattina formalizzerà la retromarcia “forzata” inviando per approvazione a Unione Europea, Banca Centrale Europea e Fondo monetario internazionale il piano di riforme del governo, l’ultima carta per tenere Atene in Europa.
Le sei pagine di documento in partenza per Bruxelles sono una lista di buoni propositi: lotta all’evasione fiscale, misure anti-corruzione e anti-contrabbando e pubblica amministrazione più efficiente, riforma del pubblico impiego e persino un impegno a non bloccare le privatizzazioni.
Una lista che ricalca a grandi linee i capisaldi del vecchio memorandum e dove brillano per assenza molte delle promesse elettorali di Syriza.