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Guerra civile in Siria, oltre 370 morti. Assad: “Elimineremo i ribelli terroristi”

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Continua l’avanzata dei ribelli jihadisti che dopo Aleppo hanno preso il controllo di tutta la provincia di Idlib. I jihadisti e le fazioni alleate contro il regime di Bashar al-Assad stanno avanzando nella provincia centrale siriana di Hama mentre il ministero della Difesa siriano annuncia che l’esercito lancerà presto un contrattacco.

Negli scontri tra miliziani e militari ci sono già centinaia di morti, anche a causa dei nuovi bombardamenti russi. Almeno 48 civili su un totale di 372 vittime sono stati uccisi da quando mercoledì si sono intensificati gli scontri tra i ribelli anti-regime e l’esercito siriano. Lo afferma l’Osservatorio siriano per i diritti umani. L’organizzazione afferma che tra i civili è stato ucciso un bambino durante gli attacchi ad Al-Atareb; 4 studenti universitari hanno perso la vita per i razzi lanciati da Hayat Tahrir al-Sham in un dormitorio studentesco ad Aleppo. Quattro persone sono morte negli attacchi aerei russi su un campo profughi a Idlib e 16 nei raid aerei sulla rotonda di Al-Basel, 23 in varie zone di Idlib e nelle zone di Al-Atareb. Migliaia i civili che stanno scappando.
Il presidente siriano, Bashar Al Assad ha promesso che userà la forza per eliminare il terrorismo in Siria e chiunque lo appoggi e lo sponsorizzi. È tornato poco fa a Damasco dopo una visita a Mosca dove ha incontrato il presidente russo Putin.
L’Iran fa intanto sapere che appoggerà il governo e l’esercito siriani contro i gruppi terroristici. Oggi a Damasco Assad ha ricevuto il ministro degli esteri iraniano Abbas Araghci per discutere della situazione nel paese dopo l’avanzata dei miliziani islamisti nel nord-ovest della Siria ma i media non diffondono alcuna immagine di Assad né assieme al ministro iraniano né col presidente Putin; il sito dell’agenzia di notizie governativa Sana non è infatti funzionante.

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