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Guerra in Ucraina, Zelensky: “la Russia ha iniziato una guerra e non vuole finirla”

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Giorno numero 144 per il conflitto in Ucraina e si registrano diversi morti e feriti a seguito dei bombardamenti su Pokrovsk. Inoltre le truppe russe hanno bombardato la regione di Zaporizhzhia con lanciarazzi generando diversi incendi nei campi. Sabato le Forze ucraine avevano fatto sapere che i russi hanno bombardato le loro postazioni militari 61 volte sempre in direzione di Zaporizhzhia.

Le forze di Mosca hanno inoltre continuano a bombardare l’isola dei Serpenti. Lo ha comunicato Nataliya Gumenyuk, capo del centro di coordinamento congiunto delle Forze di difesa dell’Ucraina meridionale, all’agenzia Unian.

Zelensky: “la Russia ha iniziato una guerra e non vuole finirla, mentre l’Ucraina difende la propria terra”. Secondo il presidente ucraino “questa è una guerra che la Russia ha iniziato, che continua e che la Russia non vuole finire. L’Ucraina difende la propria terra, la propria sovranità, il proprio territorio. L’Ucraina sta combattendo per la pace”, ha scritto Zelensky su Facebook.

L’avvertimento di Medvedev: “Se attacca la Crimea per Kiev arriverà giorno del giudizio”. La Crimea rimane infatti un nodo scottante. Da mesi infatti Zelensky ribadisce che l’Ucraina accetterà una pace con la Russia solo quando questa ritirerà le proprie truppe dalla Crimea. Il vicepresidente è certo che la Russia riuscirà a raggiungere i propri obiettivi in Ucraina, e ha avvertito che l’intenzione di Kiev “di resistere fino all’ultimo ucraino porterà al collasso dell’attuale regime politico” del Paese invaso.

La solidarietà di Papa Francesco: “Sono sempre vicino alla martoriata popolazione dell’Ucraina, colpita ogni giorno da una pioggia di missili”, ha detto Bergoglio dopo la preghiera domenicale dell’Angelus. “Come si fa a non capire che la guerra crea solo distruzione e morte, allontanando i popoli e uccidendo la verità e il dialogo? Prego e auspico – ha aggiunto – che tutti gli attori internazionali si diano veramente da fare per riprendere i negoziati non per alimentare l’insensatezza della guerra”.

Proteste contro la guerra in Polonia. Circa duemila manifestanti si sono radunati davanti all’ambasciata russa a Varsavia per protestare contro l’invasione dell’Ucraina. Tra i vari messaggi esposti dai manifestanti, anche un grande striscione con la scritta “Terrorussia”, per chiedere che la Russia venga considerata come “Stato terrorista”.

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