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I Voucher spaccano il Pd

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Pd sempre più spaccato e questa volta il pomo della discordia sono i voucher. Nonostante il Consiglio dei ministri abbia varato il decreto che prevede la loro cancellazione, per evitare anche il referendum, non si sono fatti attendere i tentativi di reintrodurli sotto forme o nomi diversi. Oggi i tre deputati dem vicini ad Andrea Orlando in commissione Bilancio, Antonio Misiani, Susanna Cenni e Carlo Dell’Arringa, non hanno partecipato al voto sui nuovi voucher, proposti dal relatore Mauro Guerra. Contro la riformulazione Mdp, come annunciato da Arturo Scotto. Voto contrario anche di Sinistra italiana e M5s. A favore il resto del Pd in commissione, Ap, Ala-Sc, Forza Italia, e anche la Lega. La proposta è passata con 19 sì e 6 no.
Sui voucher il Pd ha compiuto “l’ennesimo strappo”, una “forzatura inaccettabile”, dovrà spiegare “perché ha deciso di sabotare questa legislatura”, ha dichiarato .il capogruppo di Articolo 1-Mdp alla Camera, Francesco Laforgia.

“In barba a milioni di italiani che volevano esprimersi in un referendum – insiste Laforgia – il Pd ha prima fatto saltare quel passaggio democratico e poi ha reintrodotto, con una forzatura inaccettabile, i voucher anche per le imprese”.
“La vicenda voucher ha dell’incredibile – scrive su Facebook il coordinatore nazionale di Articolo 1 Roberto Speranza -. Poche settimane fa il governo li ha aboliti, dopo che la Cgil aveva raccolto oltre 1 milione di firme per cancellarli e dopo che era stato indetto il referendum abrogativo previsto dall’articolo 75 della Costituzione. Hanno cambiato il loro nome, ma la precarietà che portano è rimasta la stessa”.

Per quanto riguarda la tenuta della maggioranza interviene il capogruppo Pd alla Camera Ettore Rosato: “Prendiamo atto che c’è una situazione di questo tipo e valuteremo cosa succederà nei passaggi successivi. Mi auguro che al Senato Mdp mantenga fede agli impegni che ha assunto anche davanti ai suoi elettori, dicendo che avrebbe sostenuto con lealtà il governo, dopodiché ognuno si assumerà la sua responsabilità”.

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