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Ibra, tra Pioli e Raiola l’attesa dello sbarco fissata per il 2 Gennaio

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Ibra, continua il countdown in attesa dello sbarco fissato per il 2 Gennaio, intanto Pioli e Riola raccontano le loro impressioni relative all’arrivo dello svedese

Ibra al centro dell’attenzione mediatica in questi giorni, in un’intervista a Repubblica, Raiola parte proprio dal ritorno del campione svedese al Milan: Zlatan è tornato per divertirsi e per far divertire il mondo. Non potevo permettere che il suo ultimo palcoscenico fosse Los Angeles. Questi sei mesi saranno come l’ultima tournée dei Queen, un lungo tributo: bisognava farlo a San Siro. Chi ha convinto chi? Abbiamo litigato a ogni trasferimento. Se fossi ignorante, penserei che sono sempre stato io a decidere le sue squadre, invece a 52 anni credo di aver capito che lui decide e poi mi fa credere che la decisione l’ho presa io”.

PIOLI ENTUSIASTA- Ibra prezioso alleato per Stefano Pioli nel lavoro quotidiano a Milanello, è questo il sentore del tecnico rossonero che dopo la batosta di Bergamo dovrà fare di tutto per restituire credibilità ad una squadra stanca soprattutto mentalmente. Lo svedese è atteso a Milano giovedì per poi essere presentato il giorno successivo: E’ un guerriero, un leader un giocatore carismatico che ha grande senso della responsabilità e grande voglia di vincere. Sarà di stimolo per tutta la squadra, il suo apporto sarà fondamentale. Essendo la squadra più giovane del campionato qualche limite a livello di cattiveria agonistica l’abbiamo riscontrato: Ibra è quel tipo di giocatore, di persona e di leader che potrà aiutarci a colmarlo”. Queste le parole di Pioli al Corriere della sera.

 

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