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Il 737 Max è un aereo progettato da clown. Mail interne della Boeing mettono nei guai la società americana

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Nuova grana per la compagnia aerea Boeing, finita nella bufera per il malfunzionamento degli apparecchi 737 Max. A mettere nei guai la società statunitense ci hanno pensato i suoi dipendenti. Un aereo “progettato da pagliacci con la supervisione di scimmie“. Un velivolo “ridicolo”, tanto da esser definito “uno scherzo”.

Dalle mail trapelate emerge come i dipendenti della Boeing abbiano convinto, anche facendo ricorso ad alcuni trucchi, le compagnie aeree e le autorità che non fosse necessario nessun addestramento con simulatori per i piloti del velivolo. Il modello non può più volare dopo i due disastri aerei, uno nel 2018 e l’altro nel 2019, in cui morirono 350 persone. Il messaggio in cui si parla di “pagliacci” e di “scimmie” risalirebbe al 2017, quindi alcuni mesi prima dei disastri. E il file è stato diffuso, mentre i dipendenti coinvolti nella comunicazione restano coperti da anonimato. La Boeing ha scoperto sui propri server il mese scorso queste mail, le ha girate alla Federal aviation administration e alle commissioni di inchiesta del Congresso che stanno puntando i loro fari sulla vicenda.

Da parte sua, e cercando di difendersi, Boeing afferma che il linguaggio e i contenuti usati in quelle comunicazioni sono in conflitto con i valori della società e che si stanno intraprendendo iniziative appropriate nei confronti dei responsabili, anche con misure disciplinari. La Federazione dell’Aviazione, invece, in un comunicato ha definito “deludenti” i messaggi, ma ha spiegato che questi non rivelano “alcun rischio per la sicurezza che non fosse già stato identificato come parte delle continue attività di verifica delle modifiche proposte per l’aereo”.

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