ART News

Agenzia Stampa per emittenti radiofoniche

Il bilancio di Renzi: “Il 2015 è andato meglio del 2014”

2 min read

Per il suo discorso di fine anno davanti alla stampa il premier Matteo Renzi si è presentato con alcune slide per riassumere l’operato del governo. E ogni slide era, di fatto, divisa in due parti: in quella superiore campeggiava il fumetto di un gufo con un messaggio di diffidenza o pessimismo; nella parte superiore veniva riportato, in diretta corrispondenza all’argomento toccato dal gufo, l’obiettivo raggiunto, secondo Renzi, dal suo governo.

Il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha aperto la conferenza stampa affermando che “Il 2015 è andato meglio del 2014. E’ andato meglio delle nostre previsioni nel 2014: lo dice la realtà dei fatti”. A suo dire il 2015 “è stato un buon anno. Ha visto in alcune delle principali sfide un segno che torna positivo”.

Renzi, rimarcando sulla legge di Stabilità, ha poi aggiunto: “Se il 2015 è stato l’anno delle riforme, il 2016 sarà l’anno dei valori che in molti criticano come mance e mancette, invece mette denaro su settori come scuola, università, cultura, servizio civile”.

Riguardo al lavoro, Renzi è parso soddisfatto solo in parte: “Il tasso di disoccupazione è ancora molto alto, ma è all’11,5%. Quando ti capita di essere fermato da un ragazzo che ti dice ‘ti ringrazio perché ho un contratto a tempo indeterminato’ ti rendi conto che il Jobs act ha portato un po’ di chiarezza. Ci sono più tutele, non meno tutele”. Tuttavia, ha proseguito, “ancora non basta, non sono soddisfatto del risultato”.

Breve spazio anche alla politica estera: “Fino a qualche tempo fa l’Italia non contava niente in politica estera, non toccavamo palla, non c’era sugli incontri sull’Iran: ora siamo in grado di stare a quei tavoli. A Vienna dove ci si riunisce per parlare Siria, a Roma di Libia”.

E, sul rapporto spesso teso con l’Ue, ha aggiunto: “L’Italia non dichiara la guerra al’Europa: noi chiediamo solo di far rispettare le regole a tutti. Chiediamo rispetto per l’Italia e chiediamo chiarezza”.

Autore

Lascia un commento